L'Italia piange i fratellini di Messina, una veglia di preghiera a Sant'Antonio
Sarebbe stato un corto circuito partito da una presa difettosa della cucina a scatenare l'inferno di fuoco nell'appartamento di via dei Mille a Messina, costato la vita ai due fratellini, Francesco Filippo e Raniero, di 13 e 10 anni. La città è ancora tragicamente scossa da una tragedia che ha colpito l'intera comunità. Domani il procuratore della Repubblica, Maurizio De Lucia incontrerà gli investigatori per fare il punto sulle indagini. Ieri sera i parenti ed i compagni di scuola dei due bambini si sono uniti in preghiera nella basilica di Sant'Antonio. La zia materna, Susanna, ha pure letto una lettera per i nipotini che non ci sono più. I corpicini di di Francesco Filippo e Raniero sono stati già restituiti ai genitori, dopo l'ispezione cadaverica eseguita dal medico legale all'obitorio del Policlinico. Martedì in occasione dei funerali che verranno celebrati alle 10 nella Chiesa del Collegio di Sant'Ignazio a Messina sarà lutto cittadino.
Ma la commozione per i due bambini scomparsi ha colpito l'intera Sicilia e non solo. A Palermo saranno esposte le bandiere a mezz'asta negli edifici comunali.
Lo ha deciso il sindaco Leoluca Orlando per "esprimere la solidarietà e la vicinanza della comunità palermitana alla famiglia Messina e alla loro città. "Siamo tutti profondamente scossi e addolorati per questa tragedia e ci uniamo al dolore alla comunità messinese". Anche il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi interviene sulla tragedia: " Non c'è nulla di più triste della morte di un bambino. Ma quanto è accaduto a Messina, nella tragedia, ha un valore profondo, che mi ha davvero colpito, come immagino abbia colpito ogni italiano. Il coraggioso gesto del piccolo Francesco Filippo, che ha perso la vita nel tentativo di salvare da un incendio il fratellino Raniero - un atto che sarebbe ammirevole in un adulto - è addirittura emozionante e commovente perchè compiuto da un ragazzo di soli 13 anni". Parole scritte dal leader politico in una lettera pubblicata dal Giornale.
Per Berlusconi il sacrificio del piccolo Francesco "ricorda a tutti noi, in qualsiasi età della vita, che esistono valori e sentimenti profondi, irrinunciabili, assoluti, che proprio per questo vanno al di là della vita stessa. In una società che ci appare dominata dall'egoismo, dall'indifferenza, dalla disonestà, dalla sopraffazione, un gesto di un bambino ci dimostra che esiste un'altra Italia, fatta di generosità, di solidarietà , di coraggio, di spirito di sacrificio e soprattutto amore".
"Spesso in politica, in televisione, sui giornali si parla dei giovani come di un problema: le nuove generazioni sarebbero confuse, prive di punti di riferimento, allo sbando. La cronaca ci racconta di episodi di violenza, di bullismo, di sopraffazioni messe in atto da giovanissimi, nelle scuole, nei confronti di insegnanti o di coetanei più deboli. Esiste anche questo, senza dubbio, ed è molto grave, ma Francesco ci ha dimostrato che i ragazzi italiani sono ben altro: forse proprio da loro, da ragazzi come Francesco, dal suo grande cuore generoso, dobbiamo imparare a tornare a credere nella possibilità di un mondo migliore".
(Nella foto la zia Susanna durante la veglia in chiesa per i suoi nipotini)