Migranti, presunto scafista preso a Pozzallo, la polizia: "Oltre 70 morti"
Un senegalese di 34 anni e' stato arrestato dalla Squadra mobile di Ragusa con l'accusa di essere lo scafista di uno dei sette gommoni soccorsi nel Mediterraneo centrale. Era tra i 509 migranti sbarcati ieri a Pozzallo con nave "Diciotti" della Guardia costieta. Mohamed Gian Faye e' stato individuato grazie alle testimonianze degli stranieri. Per gli uomini della polizia le indagini sono state particolarmente complesse per la molteplicita' dei soccorsi. Il senegalese si era accordato con i libici per condurre il gommone. E' stato condotto in carcere insieme a due marocchini rientrati in Italia dopo esserne gia' stati espulsi.
In ordine, poi, al piu' tragico dei soccorsi effettuato dalla nave "Trenton" della US Navy, e' stato possibile ricostruire, conferma oggi la polizia - come gia' emerso ieri dai racconti di alcuni dei 42 superstiti raccolti dalla organizzazioni umanitarie - che gli stranieri erano partiti dalla Libia in quasi 120: durante la navigazione il gommone ha imbarcato sempre piu' acqua, alcuni sono stati presi dal panico e si sono alzati in piedi, compromettendo definitivamente la stabilita' del natante che si a' sgonfiato su un lato, facendo cadere buona parte dei migranti in acqua. Oltre 70, dunque, le vittime.
Infine, per quanto riguarda la salma giunta sempre ieri, e' stato accertato che l'uomo, di probabile origini nigeriane, e' salito insieme agli altri compagni di viaggio su una delle navi soccorritrici e si e' addormentato. Dopo qualche ora i compagni di viaggio lo hanno chiamato accorgendosi che era privo di vita. Il medico legale di Ragusa, che ha effettuato l'ispezione cadaverica, non ha rilevato segni di violenza. La procura valutera' se effettuare l'autopsia