Internet è il consulente medico preferito da 7 donne su 10
Internet rappresenta per le donne il canale privilegiato per raccogliere informazioni in tema di salute. Lo usa infatti per questo motivo il 71 per cento del gentil sesso. Questo e' uno dei dati emerso da un'indagine condotta da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell'intermediazione assicurativa e riassicurativa. L'indagine e' stata realizzata tra marzo e maggio di quest'anno, e ha visto il coinvolgimento di un campione rappresentativo di 722 donne. Dai dati e' emerso che sopo il web, altro canale di informazione sul tema salute per le donne e' medico specialista (50 per cento), seguito dalla carta stampata (43 per cento). Al contempo e' stata evidenziata una tenuta dei canali piu' "tradizionali", soprattutto nella gestione delle visite mediche (attraverso prenotazione telefonica, utilizzata dall'85 per cento del campione) e della propria salute in generale. Lo testimonia il fatto che nonostante l'85 per cento del panel abbia dichiarato di utilizzare o di aver utilizzato almeno una app relativa alla salute, nessuna di queste raggiunge da sola piu' del 45 per cento del campione. Tra le tipologie di applicazioni piu' diffuse, quella per la consultazione dei referti (36 per cento), per fissare gli appuntamenti per le visite (29 per cento) e la funzione contapassi (29 per cento). In linea generale comunque, chi ha avuto modo di utilizzare le app per questi scopi le ritiene utili (l'83 per cento del campione per la consultazione dei referti, il 75 per cento per la prenotazione di visite e il 54 per cento in relazione all'app contapassi). Le donne del campione hanno inoltre mostrato di sottoporsi regolarmente a controlli e visite mediche, senza differenze statisticamente significative fra chi afferma di avere una convenzione aziendale da chi non ce l'ha. Tra le prestazioni diagnostiche maggiormente effettuate figurano gli esami del sangue (75 per cento), le visite dal dentista (60 per cento) e la visita ginecologica (55 per cento). "La salute - afferma Francesca Merzagora, presidente di Onda - si conferma al centro dell'attenzione femminile: la lunga aspettativa di vita delle donne italiane si accompagna pero' alla presenza di piu' patologie e cio' porta a informarsi sempre di piu' e approfonditamente".