Mafia, uccise un uomo nell'Agrigentino nell'89: ripristinata la pena
Angelo Gammino, che oggi ha 68 anni, uccise un uomo nell'89 in Sicilia, nell'ambito di un regolamento di conti per mafia, sbagliando peraltro il suo obiettivo: Giovanni Smiraglia rimase vittima di un agguato a Campobello di Licata (Agrigento), ma ad essere ucciso doveva essere il fratello, Giuseppe. Condannato a una pena di 30 anni di reclusione, l'omicida era stato arrestato in Spagna nel 2001 e poi estradato in Italia: dopo una serie di permessi premio e una detenzione domiciliare la sua pena pero' era stata sospesa e differita, viste le sue precarie condizioni di salute. Il 19 giugno scorso, tuttavia, il tribunale di Palermo ha ripristinato la misura, per i 12 anni ancora da scontare. I carabinieri di Desio (stazione di Lissone) lo hanno ora raggiunto a casa sua in Brianza per notificargli il ripristino della pena. Al momento Gammino si trova quindi ai domiciliari, in attesa della valutazione sulle sue condizioni di salute per capire se sono compatibili con il carcere.