Modica, San Pietro: celebrazione presieduta dall'arcivescovo Lorefice
Un richiamo forte alla solidarietà e all’accoglienza, un grido di dolore per i morti che giacciono in fondo al Mar Mediterraneo. Donne, uomini, bambini che arrivano sui barconi per approdare sulle coste siciliane e che, sempre più spesso, sono costretti a prolungare in mare aperto l’attesa per compiere i primi passi di una parvenza di vita normale. E’ stato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, a mettere in primo piano l’immigrazione, uno dei problemi più impellenti di questo periodo storico, durante la solenne celebrazione nel duomo di San Pietro, a Modica. “Don Corrado” - come ama essere chiamato l’alto prelato quando torna in quella che è stata la sua parrocchia prima di essere destinato da Papa Francesco all’Arcidiocesi di Palermo – ha voluto attualizzare la sua omelia con il richiamo alla necessità di una “umanizzazione” del potere che ha dimenticato i valori legati alla persona. Una omelia che ha lasciato il segno nei fedeli che hanno affollato le navate del Duomo prima dell’uscita del simulacro di San Pietro e della processione, insieme alla statua di San Paolo.