Marina Militare: palombari distruggono 313 ordigni a Cassibile
Dal 25 al 29 giugno i palombari della Marina Militare appartenenti al Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta sono tornati in provincia di Siracusa per un'operazione nelle acque di Cassibile e distruggere 313 ordigni esplosivi e 1.500 munizioni di armi portatili risalenti all'ultimo conflitto mondiale. La Prefettura di Siracusa ha richiesto l'intervento urgente degli operatori di Comsubin a seguito del della segnalazione di un bagnante che, a 20 metri dalla costa ed a soli 3 metri di profondita', aveva visto dei manufatti riconducibili a residuati bellici. Giunti sul posto, i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) si sono immersi per bonificare l'area che era stata sottoposta a bando d'interdizione dalla Capitaneria di Porto di Siracusa, individuando e neutralizzando 158 bombe a mano, 29 bombe da mortaio, 126 proiettili di medio e grosso calibro e 1.500 munizioni per armi portatili. "Al termine delle operazioni - ha sottolineato il Comandante del Nucleo S.D.A.I. di Augusta, Tenente di Vascello Marco Presti - in una ridotta area di fondale marino abbiamo rimosso un totale di 313 ordigni esplosivi molto pericolosi e 1.500 munizioni per armi portatitili, tutti risalenti alla seconda guerra mondiale, che abbiamo distrutto secondo le consolidate tecniche tese a preservare l'ecosistema marino in una zona di sicurezza individuata dall'Autorita' Marittima". "Mi preme raccomandare alle persone in vacanza al mare, che dovessero imbattersi in manufatti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso - ha aggiunto il Comandante Presti- di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla piu' vicina stazione dei Carabinieri, per consentirci cosi' di intervenire e rispristinare le condizioni di sicurezza delle nostre acque".
Questi interventi rappresentano una delle tante attivita' che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumita', svolti anche nelle acque interne svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilita' e della navigazione. Lo scorso anno i palombari della Marina Militare hanno recuperato e distrutto un totale di 22.000 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2018 ne hanno gia' neutralizzati 11.090 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 16.311 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch'essi rimossi e distrutti.