Il rebus delle elezioni a Rosolini, il futuro di Calvo nelle mani del Tar
"Quando furono indette le elezioni comunali a Rosolini, c'era stata una interlocuzione fra il sottoscritto e l'assessorato regionale agli Enti locali. Spiegai che non era possibile tornare al voto, perchè la consiliatura di 5 anni non era stata completata. Ma non hanno tenuto conto che io ero sindaco da tre anni, sbagliando clamorosamente. Adesso la Regione potrebbe ripensarci e revocare in autotutela il decreto". Sono le parole di Corrado Calvo, sindaco di Rosolini fino allo scorso 9 giugno, che aspetta l'esito del ricorso presentato al Tar contro le "comunali illegittime". Calvo è fiducioso così come il suo avvocato, Emanuele Tringali, che i giudici del tribunale amministrativo regionale accoglieranno la loro istanza. Ma cosa accadrà il prossimo 4 luglio? "Aspettiamo il pronunciamento del Tar con fiducia, perchè è stato commesso un grossolano errore da parte della Regione". Un ricorso avverso a quello presentato da Calvo, è stato depositato al Tar da Piergiorgio Gerratana, eletto al consiglio comunale. Ed i cittadini di Rosolini restano col fiato sospeso per capire se sarà riconfermato Pippo Incatasciato, promosso dagli elettori lo scorso 10 giugno o rientrerà in carica Corrado Calvo.