Disabili, quarto giorno di sciopero della fame per Faraone (Pd)
"Il mio quarto giorno di digiuno coincide con la quarta edizione del Disability Pride. Oggi e' il giorno in cui da New York a Roma, passando per Brighton, si condivide il diritto all'inclusione sociale sancito dalla convenzione Onu sui diritti dei disabili. Una giornata di musica, testimonianze, dibattiti e sensibilizzazione". Lo scrive sul suo Blog il senatore del Pd Davide Faraone che da quattro giorni ha iniziato lo sciopero della fame a sostegno dei disabili gravissimi e gravi della Sicilia.
"Andiamo a noi, alla Sicilia", scrive ancora Faraone. "Qualcosa si muove, mi raccontano. Le Asp si sono svegliate, cominciano ad arrivare gli assegni mai erogati. Un primo passo, troppo piccolo ancora, ma grazie al tam tam mediatico, ad una mobilitazione che vede in prima linea l'associazione #SiamoHandicappatiNoCretini, Giovanna Gambino, garante per la disabilita', e tante donne e uomini che in queste stanno consentendo di accendere i riflettori su una storia di diritti negati, un primo torto sta per essere riparato", sottolinea l'esponente dem. (AGI)
(AGI) - Roma, 15 lug. - "Ci potremmo accontentare di questi primi segnali per interrompere la protesta ma non lo facciamo per diverse ragioni", osserva Faraone del Pd, che spiega ancora: "Intanto perche' mi arrivano segnalazioni, e sono ancora tante, di famiglie che non hanno ricevuto nessun pagamento e su questo non abbassiamo la guardia sino a quando quei soldi non saranno accreditati a tutti fino all'ultimo centesimo. Secondo, ci sono centinaia di casi di disabili gravissimi che non hanno presentato la richiesta del contributo. Molto spesso sono i piu' bisognosi, i disagiati, gli esclusi. In molti casi non sanno del contributo e in altri casi nessuno li aiuta a presentare la domanda.
La vergogna in che consiste? Le Asp, pur sapendo chi sono gli aventi diritto, non li contattano e non agevolano le presentazioni delle domande. Su questo punto, facciamo appello a tutti i commissari delle Asp affinche' chiamino chi, pur avendo diritto all'assegno, non ha ancora presentato la richiesta. I diritti riguardano tutti, anche chi non sa di averli. Non si risparmia su queste cose, magari auspicando meno domande e meno spese. Terzo, oltre ai disabili gravissimi ci sono quelli gravi e per loro sono destinati 40 milioni di euro. Ancora pero' queste somme sono nei cassetti. Perche' ancora non sono state destinate? Urge risposta.
Quarto, anche se domani tutti dovessero essere pagati stiamo, parlando di somme che si fermano ad aprile 2018. Insomma, stiamo parlando di arretrati, di famiglie che a luglio riceveranno le somme dovute da gennaio ad aprile e degli ultimi mesi del 2017. Nessuno ancora sa cosa accadra' dal maggio 2018 in avanti. Siamo quindi gia' in ritardo di tre mesi, sol perche' il presidente della regione siciliana, Musumeci non ha ancora firmato il decreto. Queste quattro ragioni - conclude Faraone - sono sufficienti per non arretrare di un millimetro. Continuo il digiuno e da oggi comincero' ad usare anche l'hashtag #MusumeciFirmailDecreto".