Rom, il Tribunale sequestra il campo nomadi a Palermo
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha notificato ieri pomeriggio al Comune, che ne da' notizia stamane, un provvedimento di sequestro dell'area nota come "Campo nomadi". "Il provvedimento - spiega un comunicato - e' stato emesso nell'ambito di un'indagine che riguarda l'occupazione dell'area limitrofa a viale del Fante e via Case Rocca, con il suo utilizzo per finalita' abitative, situazioni di pericolo per gli abitanti e rischi di inquinamento dell'area. Custode dell'area e' stato nominato il Comandante della Polizia Municipale". Nel testo del provvedimento viene ricostruita la storia del "Campo" a partire dai primi anni '90, quando un gruppo di cittadini Rom della ex Jugoslavia fuggi' dal conflitto nella regione del Kosovo, stabilendosi a Palermo, allo Zen prima e appunto alla Favorita successivamente. Al centro dell'indagine, come spiega il comunicato del Comune, sono in particolare due elementi: la presenza di discariche all'interno dell'area, con gravi rischi per la salute e l'incolumita' sia degli abitanti, sia di quanti si trovano a transitare o vivere nelle immediate vicinanze e con gravi rischi di inquinamento sia dell'aria che dei terreni; - la mancata attivazione, da parte di funzionari pubblici comunali, di provvedimenti volti alla ricollocazione degli abitanti e, nelle more, alla rimozione delle condizioni di pericolo e insalubrita' legate soprattutto all'assenza di impianto idrico-fognario e alla presenza di impianti elettrici abusivi e non a norma. "Questo provvedimento - affermano il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore Giuseppe Mattina - e' la conferma della necessita' e urgenza di dare attuazione al progetto, che e' gia' inserito e finanziato con il PON Metro, per la definitiva dismissione del campo, attraverso la ricollocazione dei suoi attuali abitanti (circa 100) e l'intensificazione dei percorsi di integrazione. Quello del definitivo abbandono del campo e' per altro un obiettivo che la stessa comunita' Rom di Palermo si e' dato, come confermato anche recentemente negli incontri avuti con l'Amministrazione comunale. Il Comune - si legge inoltre - chiedera' di poter rendere immediatamente disponibili le somme previste per questa specifica azione del Pon Metro, attualmente programmate per il 2019. Un progetto che servira' anche ad intraprendere gli interventi necessari per la pubblica fruizione di un'area che ricade in zona B della riserva naturale di Monte Pellegrino". Il progetto complessivo, inserito nel PON Metro con uno stanziamento di circa 900 mila euro, prevede la presa in carico di quei nuclei familiari e quei singoli che decideranno di abbandonare il campo, partecipando ad un "percorso di accompagnamento alla casa con progetto personalizzato, in relazione al numero di componenti del nucleo e/o ai soggetti interessati e alla complessita' e gravita' della situazione sociale".
"Adesso la citta' non puo' piu' attendere neanche un minuto: dopo il provvedimento di sequestro dell'area da parte del Tribunale di Palermo, e' obbligatorio avviare l'immediata dismissione del campo Rom della Favorita garantendo un alloggio decoroso alle venti famiglie che vi abitano da anni". Lo affermano i consiglieri comunali di "Sinistra Comune" Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno dopo il sequestro del campo nomadi a Palermo. "La comunita' Rom di Palermo - spiegano - e' parte integrante della nostra comunita', avendo costruito negli anni processi di interazione grazie al lavoro costante delle istituzioni scolastiche e degli operatori sociali. La proposta dell'amministrazione comunale di anticipare le risorse prevista dal Pon Metro e' una scelta giusta che potra' consentire di avviare tutte le procedure per una fioriuscita delle persone dal campo e per la successiva riqualificazione di quella porzione di parco della Favorita che dovra' essere restituita alla citta' senza, tuttavia, perdere la memoria della sua trentennale funzione. Per questa ragione - dicono - chiediamo al sindaco e alla commissione toponomastica, dopo aver dismesso il campo Rom, di intestare quell'area a Fatima Del Castillo, maestra della scuola De Gasperi ed animatrice sociale della nostra citta', che ha contribuito col suo lavoro a rendere migliore Palermo costruendo relazioni forti con la comunita' Rom".