Corte dei Conti: "In Sicilia gravi gap su investimenti e sviluppo"
Sale la spesa corrente in Sicilia e passa da 13 miliardi e 143 milioni di euro, a 14 miliardi e 110 milioni, mentre quella in conto capitale si riduce passando da un miliardo e 609 milioni a 795 milioni e raggiunge il minimo storico assoluto. Si legge nella relazione della Corte dei Conti per la Sicilia sul rendiconto generale per l'esercizio finanziario della Regione del 2017. La Corte "pertanto, non puo' che esprimere una valutazione negativa in merito all'andamento degli investimenti che stride con i fondamentali dell'economia siciliana e con il noto gap infrastrutturale con il resto del Paese".
Il rendiconto presenta un avanzo di competenza di 421 milioni di euro da attribuire essenzialmente al risultato della gestione dei fondi vincolati il cui risultato positivo di 458 milioni compensa il saldo negativo dei fondi regionali (-36 milioni). Con riferimento alla gestione di competenza, l'equilibrio di parte corrente si attesta a +1.822 milioni, quello di parte capitale +2.564 milioni, mentre quello finale e' pari a +4.385 milioni. La gestione in conto residui mette in evidenza, rispetto all'esercizio precedente, una sensibile riduzione dello stock di tali poste al 31 dicembre del 2017 in valore assoluto e percentuale, piu' accentuata per quelli attivi (da 4.196 a 3.499 milioni di euro, pari a -17%) rispetto a quelli passivi (da 2.989 a 2.547 pari al -15%). Il saldo di tale gestione registra un disavanzo di 131 milioni di euro imputabile alla variazione in diminuzione dei residui attivi, pari quasi al doppio delle cancellazioni di quelli passivi. Le dinamiche descritte caratterizzano anche l'ultimo triennio.