Droga, blitz della polizia a Vibo Valencia: diciotto arresti
Blitz della Polizia di Stato di Vibo Valentia con l'arresto di diverse persone, accusa di appartenere a un'associazione a delinquere dedita al narcotraffico e in particolare alla coltivazione di marijuana. Perquisizioni sono state eseguite ad Alessandria, Brescia, Caltanissetta, Catanzaro, Chieti Genova, Imperia, Lecce, Milano, Napoli, Salerno e Savona nelle sedi di una societa', attiva nella vendita online di semi di canapa indiana. Le strutture sono state sottoposte a sequestro preventivo. I dettagli dell'operazione, che la polizia ha chiamato "Giardini segreti", saranno illustrati in conferenza stampa nella questura di Vibo alle 10 dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Sono 18 gli arresti, fra detenzione in carcere e arresti domiciliari, eseguiti dalla polizia nell'ambito dell'operazione "Giardini segreti" contro il narcotraffico e la coltivazione di marijuana. Alla base dell'operazione, coordinata dal pm della Dda di Catanzaro Annamaria Frustaci, c'e' la recente collaborazione con la giustizia di Emanuele Mancuso, 30 anni, di Limbadi, ma residente a Nicotera, figlio del boss della 'ndrangheta Pantaleone Mancuso, 57 anni, detto "l'Ingegnere", esponente di spicco dell'omonimo clan. Emanuele Mancuso avrebbe acquistato su un sito internet i semi di marijuana e il fertilizzante utile per impiantare vere e proprie piantagioni di canapa indiana nel Vibonese. La polizia ne ha sequestrate tre a Joppolo, Nicotera e Capistrano. Dalla vendita al dettaglio dello stupefacente, Emanuele Mancuso, che avrebbe guidato un gruppo costituito dal oltre 20 indagati, avrebbe guadagnato 20 milioni di euro circa.