Migranti, all'hotspot di Pozzallo "I venti dell'accoglienza"
Piatti etnici e creazioni manuali di grandi e piccoli ospiti dell'hotspot di Pozzallo; cosi', proprio nei giorni in cui a Pozzallo si tiene la piu' grande manifestazione locale, la Sagra del Pesce, si propone un percorso di integrazione e conoscenza in piazza Rimembranze. L'iniziativa si chiama "I venti dell'accoglienza" e sara' visitabile fino al 15 agosto, dalle 20 alla mezzanotte.Un percorso che simula e rievoca il lungo viaggio dalla Libia, mostre fotografiche, musica e balli africani, una mostra di artigianato e acconciature africane, degustazioni di piatti pakistani, marocchini. E tra i momenti particolarmente toccanti, quello delle letture delle poesie di Segen, Tesfalidet Tesfom, il ragazzo eritreo morto a Pozzallo, per le gravi condizioni di malnutrizione. Pesava appena trenta chili. Ma tra i suoi documenti, un piccolo libricino dove appuntava le sue strazianti poesie. Le leggera' una giovane ragazza, padre iraniano e madre egiziana. "Siamo stati inserirti nel programma dall'amministrazione comunale - spiega Emilia Pluchinotta, direttrice del centro Hot spot di Pozzallo - ed e' una esperienza che abbiamo fatto assieme a tutte le figure professionali presenti al centro. All'Hot spot ci sono laboratori,iniziative per permettere alle persone ospiti di trascorrere il tempo prima dei trasferimenti. Abbiamo ideato una sorta di percorso che dalla Libia porta a Pozzallo, un viaggio toccante per fare comprendere un altro punto di vista e l'iniziativa e' stata olto apprezzata e ben accolta sia dai pozzallesi sia dai molti turisti. Abbiamo anche realizzato un video per fare vedere quale sia la vita all'interno dell'Hot spot e quanto di bello si riesce a costruire in termini di accoglienza ed integrazione. Tra i visitatori - conclude emilia Pluchinotta - molte famiglie, bambini che chiedevano agli adulti spiegazioni su quanto accade. Sono rimasta molto colpita ".