"Ministri assassini", monta la protesta al porto di Catania
"Minniti, Di Maio, Matteo Salvini siete solo degli assassini...". E' uno degli slogan urlati da un centinaio di manifestanti della Rete Antirazzista catanese e di altre associazioni, davanti al cordone di poliziotti che stretto attorno all'area di accesso al Molo di Levante di Catania, dove e' ormeggiata la nave Diciotti della Guardia costiera.
"Il ministro dell'Interno, che parla di 'palestrati', dovrebbe venire qui, salire a bordo, interrompere le sue vacanze, misurare il grado muscolare di questi migranti e farsi raccontare le loro storie: parlare con una ragazza che gli racconterebbe, mostrandogli le ferite, di due anni trascorsi a essere venduta da un clan all'altro in Libia, e naturalmente violentata a ogni passaggio di proprietà fino a quando ha ottenuto i soldi necessari per potersi pagare il viaggio, più di ottomila euro; parlare con gli altri che hanno storie simili: mesi, a volte anni, trascorsi in condizione di autentica schiavitù in Libia e provare a capire quale sia il senso di questa segregazione". L'ha detto parlando con i giornalisti a Catania, al termine di una sua visita ai migranti a bordo della Diciotti, il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava. "Tenere ostaggi quote 149 persone - ha aggiunto - soltanto per mostrare il grado muscolare di robustezza delle nostre istituzioni nei confronti dell'Europa, ci sembra un esercizio sterile, ridicolo, infantile e soprattutto molto violento nei confronti dei più elementari diritti e della dignità di queste persone". "La cosa positiva - ha concluso Fava - è l'aver trovato un comandante e un equipaggio di straordinaria professionalità e umanità; l'umanità è una qualità che in questa storia è necessaria per le 150 persone che aspettano di conoscere il loro destino ma che sono già rasserenate dal fatto di essere usciti dall'incubo libico".