Conte a Palermo, sindaco e governatore disertano
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, non accoglieranno il premier Giuseppe Conte, atteso nella scuola "padre Pino Puglisi" a Palermo nel quartiere Brancaccio per l'inaugurazione dell'anno scolastico. Il sindaco ha deciso di disertare la visita del presidente del consiglio in polemica con i tagli dei fondi per le periferie; Musumeci invece, la cui presenza era confermata fino a ieri, avrebbe avuto un impegno improvviso e ha delegato l'assessore regionale all'istruzione Roberto Lagalla.
A rappresentare il Comune di Palermo, nel corso della visita del premier Giuseppe Conte, nella scuola Padre Pino Puglisi a Brancaccio, ci sono l'assessore alla Cittadinanza Giuseppe Mattina e l'assessore alla Pubblica istruzione Giovanna Marano, vista l'assenza del sindaco Leoluca Orlando che non parteciperà in polemica con il governo per i tagli ai fondi destinati a scuola e legalità.
"Se il sindaco ritiene questo e non accoglie il suo presidente faccia pure. Ma bisogna essere corretti però, ieri sera lavorando fino a tarda notte ho incontrato una ventina di sindaci dell'Anci e non ricordo il volto del sindaco Orlando". Così il premier Giuseppe Conte ai cronisti rispondendo ad una domanda sull'assenza del sindaco Leoluca Orlando nella scuola "Puglisi" a Brancaccio in polemica con i tagli ai fondi nazionali per le periferie.
"L'asilo nido e l'agorà di Brancaccio, intitolata al nostro Beato Giuseppe Puglisi e a Papa Francesco, oltre che il campetto dell'istituto Padre Pino Puglisi saranno realizzati". Lo ha detto il presidente del Centro Padre Nostro Maurizio Artale, subito dopo l'incontro privato che il premier Giuseppe Conte ha avuto con il preside Andrea Tommaselli, Franco Puglisi, fratello di padre Puglisi, gli insegnanti, alla presenza del sottosegretario Vito Crimi, originario proprio di Brancaccio, dell'arcivescovo Corrado Lorefice, del prefetto Antonella De Miro e del professore Domenico Buccheri, componente della Giunta esecutiva del consiglio d'istituto. "Abbiamo realizzato a nostre spese le due progettazioni definitive che riguardano l'asilo e la piazza - ha spiegato Maurizio Artale - che ci sono costate circa 150 mila euro perché l'Amministrazione comunale ci ha detto che non aveva i fondi ma che è pronta a chiedere al Governo e all'Unione europea, il Centro Padre Nostro li donerà al Comune che li inserirà nel piano triennale delle opere pubbliche, previo parere della commissione consiliare e del Consiglio comunale. Il premier Giuseppe Conte - ha aggiunto Artale - quando abbiamo spiegato cosa serve e quanto serve ci ha promesso raccomandando: 'Se io metto i soldi, voi mi dovete assicurare che il sindaco li deve spendere per queste opere'. E ha compreso anche il campetto della scuola'', ha concluso Artale.