Falsi miracoli, cacciatori di bufale mettono sotto esame la statua di Agira
Trenta cacciatori di bufale sguinzagliati a caccia di falsi miracoli, statue piangenti o che sudano, suggestioni, presunti avvistamenti di ufo. Un pool di fisici, psicologi e archeologi del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, setaccia i casi suscettibili di alimentare la credulita' nell'assurdo o nel verosimile ma infondato. L'ultimo caso sotto esame e' quello della statua di san Filippo ad Agira che si sarebbe messa a sudare. "Tutto e' spiegabile - dice a Repubblica Palermo il fisico Gigi Cappello, coordinatore del Cicap Sicilia - anche le frequenti segnalazioni di foto dove si intravede una sagoma umana tra ragazzi messi in posa. Spesso le presenze in una foto sono frutto di riflessi e capire dove era il sole e' fondamentale". Nel 2012 luci sospette fecero pensare all'approdo di alieni a Punta Secca, nel Ragusano. Prolungate verifiche del Cicap svelarono che si trattava solo di un riflesso della luce del faro. Nel 2015 a Pietraperzia gente con un lumino in mano si affollava davanti a un muro credendo di vedere padre Pio. Gli esperti hanno fotografato la parete in piu' angolazioni, ma non c'era in verita' alcun volto. "La mente - aggiunge Cappello - ingannandoci ci porta a trovare elementi riconoscibili li' dove c'e' il caos. Per questo la frase 'l'ho visto con in miei occhi', significa poco. Diffondere il metodo scientifico e' importante, a ogni livello".