Gaetti (M5s): affidare il quotidiano "La Sicilia" a giornalisti siciliani
"Il sequestro del quotidiano 'La Sicilia' nei confronti di Mario Ciancio, il primo di un giornale in applicazione della legge La Torre, deve essere un segnale chiaro a tutte le mafie, perché investire nell'editoria per le organizzazioni criminali ha significato manipolare l'informazione. Lo Stato, ora più che mai, deve dimostrare che la mafia è una montagna di merda'. Così in una nota il sottosegretario all'Interno Luigi Gaetti, del M5s, in riferimento al sequestro dei beni dell'editore Mario Ciancio Sanfilippo, ordinato dal tribunale di Catania. "Si affidi la testata ai giornalisti siciliani che in questi anni hanno cercato e raccontato le verità sulle collusioni e le protezioni del potere mafioso - aggiunge - al prezzo della propria emarginazione professionale, dei rischi sofferti, della solitudine. Togliere oggi non basta: occorre restituire ai siciliani il diritto ad un'informazione libera, autonoma, coraggiosa". "Fondi non giustificati nelle società e, ancora, sproporzioni fra entrate e uscite. Mario Ciancio Sanfilippo attualmente è sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Un potere che a Catania domina incontrastato da 40 anni. Ora lo Stato renda a Catania la verità di questi 40 anni, restituisca quel che le ha tolto - conclude Gaetti - Il senso di una comunità che da mezzo secolo non ha piena libertà di stampa: restituire alla Sicilia e al nostro Paese un pezzo di libertà negata dalla mafia. Affidiamo 'La Sicilia' a tutti i giornalisti siciliani liberi".