Donatori di sangue gruppo raro, al via la campagna dell'Asp di Siracusa
Prende il via la nuova campagna per i donatori di sangue di gruppo sanguigno raro promossa dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa.
Alla Struttura Trasfusionale dell’Azienda sanitaria di Siracusa accedono oltre 13.000 donatori di sangue periodici e tra essi è possibile identificare dai 3 ai 13 donatori con gruppo sanguigno raro, da inserire nel Registro regionale gestito dalla Banca del sangue dell’Asp di Ragusa.
Tutti i donatori che abbiano già effettuato due donazioni di sangue e che abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni possono essere tipizzati ed eventualmente inseriti nel Registro.
I donatori che vorranno aderire alla campagna promozionale potranno manifestare la loro volontà recandosi nelle Unità di raccolta ospedaliere di Siracusa, Augusta, Avola e Lentini o nelle Unità di raccolta associative presenti in quasi tutti i comuni della provincia di Siracusa.
“Grazie alla terapia trasfusionale – sottolinea il direttore generale f.f. dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu - si riesce spesso a garantire la sopravvivenza di quanti arrivano al pronto soccorso degli ospedali in condizioni di gravità emorragica. Come pure si garantisce, con la trasfusione del sangue e degli emocomponenti, il supporto vitale in corso di molte malattie croniche o di quanti siano sottoposti a terapie antitumorali o a quanti debbano essere sottoposti a interventi chirurgici, come nel caso delle fratture del femore negli anziani o dell’impianto di protesi articolari o di altri complessi interventi cardiochirurgici o per i trapianti di organo o di midollo osseo o nelle complicanze emorragiche post-parto. Il successo della terapia trasfusionale è, fondamentalmente, dovuto alla compatibilità fra il sangue del donatore e quello del ricevente”.
“Siamo certi – afferma il direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Dario Genovese - che la grande generosità di quanti già donano periodicamente, volontariamente e gratuitamente il proprio sangue e di quanti sono particolarmente sensibili ed altruisti consentirà di raggiungere gli obiettivi prefissati, dando una opportunità in più di sopravvivenza a chi necessita della trasfusione. Con la scoperta del principale sistema di gruppo sanguigno, AB0, grazie alle osservazioni del premio Nobel per la medicina Karl Landsteiner, la trasfusione del sangue si è largamente diffusa in campo clinico proprio per la riduzione del rischio trasfusionale da eventi avversi per incompatibilità sanguigna. Purtuttavia, dal secolo scorso ad oggi sono stati scoperti ed identificati ben 352 antigeni eritrocitari, raggruppati in 36 sistemi di gruppo sanguigno. In taluni casi, fortunatamente rarissimi, l’efficacia della trasfusione del sangue è condizionata dalla completa identità dei sistemi di gruppo sanguigno meno noti, presenti in un numero estremamente ridotto di individui. In questi casi si parla di “gruppo sanguigno raro” la cui combinazione particolare si riscontra in una persona ogni 1000-5000 soggetti tipizzati”.