Nuova gestione del Cara di Mineo, assemblea contro i licenziamenti
Si surriscaldano gli animi fra i lavoratori del Cara di Mineo, il centro di accoglienza per richiedenti asilo su cui, dopo l'avvio della nuova gestione, si e' abbattuta la scure dei licenziamenti (a casa piu' della meta' dei 299 operatori). Oggi i lavoratori, che appartengono ai diversi centri del Calatino, "per sensibilizzare le istituzioni ai vari livelli sulle questioni che riguardano l'occupazione, la gestione della struttura e il mantenimento in vita di importanti servizi", hanno dato luogo a un'assemblea permanente di carattere pacifico all'interno del palazzo municipale di Caltagirone, incassando la solidarieta' del sindaco Gino Ioppolo e dei presidenti dei consigli comunali dei centri del territorio, intanto riuniti, su iniziativa del presidente Massimo Alparone, nella sala "Arturo Vella" per concertare iniziative congiunte. Al termine dell'incontro - presenti i rappresentanti dei Comuni di Caltagirone, Mineo, Grammichele, Castel di Iudica, Licodia Eubea, San Cono, Mirabella Imbaccari, San Michele di Ganzaria e Ramacca - i presidenti, nel ribadire "pieno sostegno" alle ragioni della tutela dell'occupazione, hanno espresso "formale impegno a investire i rispettivi consigli comunali delle iniziative piu' idonee a salvaguardare i posti di lavoro, cosi' come la sicurezza e la serenita' di un territorio gia' afflitto da una profonda crisi occupazionale".