Arsenale sotterrato in una villa a Ciaculli, 3 arresti a Palermo
La Polizia ha scoperto un arsenale di armi sotterrato nel terreno di una villa nel rione Ciaculli di Palermo e ha arrestato tre persone, componenti dello stesso nucleo familiare. Sono il padre, lavoratore ex Piano di inserimento programmato (Pip), la moglie, entrambi di 49 anni, e il figlio di 26 anni. Nell'abitazione sono stati trovati alcuni locali adibiti a laboratorio per la produzione e la modifica di pistole e fucili. Le indagini, coordinate dalla Procura, sono stati condotte da agenti del commissariato Zisa che avevano notato la presenza nella villa di un uomo che aveva precedenti per armi e droga. Nel corso della perquisizione sono stati trovati anche numerosi proiettili e un poligono rudimentale per testare pistole e fucili, alcuni dotati di silenziatore. In manette Antonino Adelfio, 49 anni, precario Pip presso una chiesa del centro storico cittadino, la moglie coetanea Giovanna Li Causi e il figlio Gaetano, 26 anni, che dovranno rispondere del reato di detenzione illegale di armi e munizionamento. In azione anche i cani poliziotto Dylan e Brando, dotati di un formidabile fiuto per la ricerca di armi ed esplosivi. Le armi erano in due fusti in plastica sotterrati nel giardino della villa ed accessibile attraverso una botola: revolver, pistole automatiche alcune delle quali con la canna modificata, circa mille proiettili e numerosi silenziatori. In un locale attiguo all'abitazione era stato invece allestito un vero e proprio laboratorio clandestino, adoperato per produrre e modificare le armi. Al suo interno altre pistole con tamburo modificato e numerose armi giocattolo pronte per essere trasformate. Un'altra pistola con la canna modificata e' stata rinvenuta all'interno della canna fumaria di un camino della villa e sotto un ripiano la somma di circa mille euro in contanti. Nelle adiacenze dell'abitazione era stato allestito un poligono di tiro rudimentale utilizzato per testare le armi, in alcuni casi anche munite di silenziatori per non destare sospetti.