Tribunali soppressi, il ministro Bonafede snobba l'assessore regionale Grasso
La vicenda dei tribunali soppressi e per i quali il contratto di governo Lega-Cinque Stelle prevede la riapertura, si arricchisce di un altro capitolo. Stavolta, abbastanza deprimente. Protagonista, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, con il quale pochi riescono a confrontarsi. E’ successo anche all’assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernadette Grasso. La componente della giunta Musumeci aveva chiesto al ministro un incontro per parlare della questione e, in particolare, dell’utilizzazione delle strutture giudiziarie siciliane di Modica, Nicosia e Mistretta, con costi esclusivamente a carico della Regione grazie ad una convenzione con il Ministero, così come prevede la legge. Il dicastero retto da Bonafede, tra l’altro, dovrà limitarsi ad autorizzare la convenzione tra Stato e Regione.
“Il ministro non ha dato riscontro a nessuna delle richieste avanzate dal’assessore Grasso”. Ad apprenderlo sono stati i rappresentanti dei Comitati di Modica, Nicosia e Mistretta che hanno incontrato Bernadette Grasso a Palermo.
“Il ministro Bonafede ha calpestato il garbo istituzionale – affermano gli avvocati Galazzo, La Via e Porracciòlo – ed ha omesso di dare le doverose risposte all’assessore regionale”.
Un comportamento incomprensibile, tanto che il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha informato dello sgarbo istituzionale nei confronti dell’assessore Grasso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
E’ deprimente, comunque, che per ottenere una risposta da un rappresentante di un Governo che si definisce del cambiamento, ci si debba rivolgere al presidente della Repubblica.