Adesca sul web 18enne di Ragusa e la fa prostituire in Spagna
Un inferno sulla rotta Ragusa-Spagna. Una diciottenne e' stata rapita per essere avviata alla prostituzione. Decisiva la collaborazione fra le forze dell'ordine europee per liberare la vittima e arrestare il suo carceriere, un romeno di 40 anni. La giovane, una connazionale, 18 anni compiuti a settembre, era stata adescata sui social. Una frequentazione su Facebook intensa. L'uomo le prometteva una vita migliore, a Barcellona, insieme. Una storia seria che per la giovane si e' trasformata in incubo. L'ha convinta a trasferirsi da Ragusa. Prima tappa a Milano e poi in Spagna, a Girona, in Catalogna. I dettagli della complessa operazione sono stato illustrati oggi dal comandante della compagnia di Ragusa, Elisabetta Spoti. I carabinieri sono stati contattati da un ragazzo albanese alla quale la giovane e' riuscita a chiedere aiuto. La giovane con un'infanzia difficile viveva dall'eta' di 8 anni a Ragusa. Per un mese ha intrattenuto una relazione virtuale, ha lasciato casa e lavoro ed e' partita per Milano dove ha incontrato l'uomo. All'inizio tutto sembra andare bene. Insieme sono partiti in auto per la Spagna, ma lei ha una carta identita' non valida per espatrio. Lui sa come fare e passano due frontiere prima Francia e poi Spagna. Appena arrivati, lui le dice che vuole passare a salutare un amico e si fermano a Girona. Scendono e lei viene chiusa in una casa. A quel punto lui si rivela e le dice che lei dovra' prostituirsi per lui. Le presenta moglie e un'altra donna anche lei prostitute per lui. Viene accompagnata nella sua stanza dove passa le prime 24 ore nella disperazione. Immagina di essere incinta dalla precedente relazione e lo confessa al suo aguzzino che le da' sigarette ed acqua e nulla da mangiare, sperando che il bimbo muoia. La sera abusa di lei e di mattina sotto minaccia di morte la costringe ad assumere cocaina.
Lei si ricorda di avere ancora un secondo telefono. Il primo era stato sequestrato. Lo attiva e comunica con amico albanese in Italia. Il giovane si rivolge ai militari di Santa Croce Camerina e i militari stessi messaggiano con lei per ottenere l'esatta posizione in cui si trova. Si decide di contattare servizio centrale di cooperazione di polizia, l'Interpol spagnola e la ragazza viene cercata. A 24 ore dalla segnalazione viene liberata dalla polizia di Girona, il reparto Mossos d'Esquadra, e gli aguzzini sono arrestati. Indagini in corso per verificare se ha adescato altre ragazze. La ragazza e' rimasta in Spagna fino al 18 ottobre e ha presenziato all'udienza in cui al suo aguzzino e' stata inflitta anche la misura di divieto di avvicinamento e comunicazione con la vittima. A suo carico i reati di tratta di esseri umani, induzione alla prostituzione, violenza sessuale e reati contro la salute pubblica.