Nel giorno dei morti l'opposizione chiede le dimissioni del sindaco di Floridia
I consiglieri di opposizione a Floridia vanno al contrattacco. In quattro firmano e diffondono un documento che ha tutto il sapore della sfiducia politica nei confronti del sindaco Limoli e dell'intero esecutivo. Non si comprende se hanno scelto il giorno dei morti per la sfiducia politica, oppure l'affondo del 2 novembre è soltanto una casualità. Uno squillo di tromba di Gaetano Vassallo, Mario Bonanno, Enzo Di Mauro e Graziano Tralongo, per lanciare un segnale ai loro colleghi che stanno nel limbo, con un piede dentro l'amministrazione ed un altro fuori.
"Un paese in ginocchio specchio di una amministrazione fallimentare. È questa l'amara constatazione che molti cittadini floridiani sono costretti a fare dinanzi alle condizioni in cui si trova la nostra città - scrivono i 4 oppositori nel documento - Da due giorni manca l'acqua in alcune zone del paese e nessuno spiega il perché; le scuole sono abbandonate al loro destino e i genitori fanno intervenire i vigili del fuoco che mettono i sigilli; i cumuli di immondizia aumentano e manca un piano di gestione adeguato; l'asilo nido non parte e si rischia di perdere la continuità del finanziamento; la refezione scolastica non parte e nessuno chiarisce le ragioni di questi ritardi; la villa comunale è chiusa e abbandonata, e nessuno spiega cosa si intende fare per riaprirla; il parcheggio selvaggio è diventata la regola; nessun intervento di manutenzione per tappare i crateri che si sono aperti lungo le strade cittadine; le aziende e i fornitori non vengono pagati, ma sindaco e assessori continuano a percepire quelle indennità a cui avevano promesso di rinunciare in campagna elettorale. Siamo di fronte ad un disastro amministrativo e non può essere sempre colpa di chi c’era prima. Questa scusa non funziona più.
Il disastro amministrativo fa il paio con il disastro politico. Gli assessori cambiano di continuo e vanno a ricoprire ruoli e rubriche di cui non hanno la più pallida idea. In poco più di un anno Limoli ha perso quella maggioranza su cui tanto puntava in campagna elettorale. Si è dimesso anche il vice-sindaco Burgio, da mesi in rotta con Limoli, segnando il fallimento definitivo di quella proposta elettorale appicicaticcia e senza sostanza, che vinse le elezioni. Ma non basta. Il Consiglio Comunale ha deliberato una mozione di censura (di cui è stata interessata la prefettura) nei confronti del primo cittadino che, in diverse occasioni, è venuto meno, con arroganza, ai suoi doveri nei confronti dell’organo consiliare e dei singoli consiglieri comunali. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo. Quello che manca, al di là dei pasticci quotidiani, è un'idea guida, una visione dell'azione amministrativa. Il Sindaco continua a smentire se stesso tradendo gi impegni assunti con i floridiani. Si amministra alla giornata e ci si limita a gestire (peraltro molto male) le emergenze. Noi riteniamo che, a questo punto, l’unica cosa seria che possa fare il sindaco sia quella di dimettersi evitando di causare ulteriori danni ai cittadini floridiani. Del resto lo aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe lasciato qualora avesse perso la maggioranza. Ma conoscendo l’attitudine del primo cittadino a non mantenere le promesse elettorali, siamo certi che rimarrà, ad ogni costo, attaccato a quella sedia".