Siracusa, mille cittadini firmano contro i miasmi e i veleni industriali
Mille cittadini di Siracusa, tra cui lo stesso sindaco Francesco Italia, rispondono alla sottoscrizione contro i miasmi e i veleni industriali lanciata dal movimento Oltre e dal suo leader, Fabio Granata, attuale Assessore alla Cultura del comune aretuseo. Nelle sale di un noto albergo siracusano è stato fatto oggi il punto sulla campagna di raccolta firme iniziata alcuni mesi fa dai promotori, Camillo Biondo e Fausto Consiglio, oltre che dallo stesso Granata. Dopo il boom economico degli anni '60 determinato dal nascere del polo industriale, l’area, che per le sue caratteristiche naturalistiche e archeologiche era una tra le più belle del Siracusano, ha subìto un inesorabile degrado dovuto alla presenza di vaste zone inquinate e non ancora bonificate malgrado l’obbligo di diverse normative europee. “Un migliaio di siracusani si sono impegnati a chiedere come sia la qualità dell’aria a Siracusa – ha detto Biondo – C’è chi sostiene che non si tratti di veleni ma noi possiamo dire che sicuramente tale situazione crea motivi di allarme e preoccupazione e non è tollerabile sopportare questa puzza che costringe i cittadini a chiudere la finestra, proprio in determinati giorni, quando a causa del maltempo i controlli sono minori”.
Ma è Granata a lanciare accuse circostanziate non risparmiando nessuno: “ Mille cittadini hanno firmato e si sono impegnati a costituirsi parte civile, facendo sentire la loro voce. L’idea che ha imposto il polo industriale in un’area ad alto valore paesaggistico ed archeologico è finita, i numeri sono chiari: nelle industrie lavoravano circa 20.000 persone, oggi tra industria e indotto ne lavorano meno di 3.800. Il futuro è un’industria green che fa della rigenerazione, attraverso le bonifiche, e dei nuovi sistemi di produzione, un rilancio concreto e serio dell’economia e del lavoro”. Colpa, secondo Granata, “della mancanza di un controllo politico e sindacale” che a fronte dei vari passaggi di assetti proprietari tra Erg e Lukoil e tra Esso e Sonatrach non è riuscito su un affare totale di oltre un miliardo e settecentomilioni di euro a destinare almeno l’1% alla bonifica del territorio.
“Tutto nel silenzio succube dell’Associazione degli Industriali di Siracusa che continua a rasserenarci, come la stessa ASP che non ha mai attivato fino in fondo il registro dei tumori, da me stesso voluto nel 1994”. Una verità oggettiva- secondo Granata- una battaglia che verrà portata avanti attraverso un esposto circostanziato a cui si darà corso nei prossimi giorni accompagnato dalle firme di mille cittadini. “Siamo poi certi che lo stesso presidente Nello Musumeci appoggerà la nostra iniziativa, costituendosi parte civile come presidenza della regione come ha già fatto per Milazzo“ ha concluso. A chi rimprovera il movimento di volere il licenziamento dei lavoratori del polo, l’assessore risponde: “Noi non vogliamo mettere sulla strada quattromila persone, è esattamente il contrario; l’unica dinamica che porterà a rilanciare l’economia di questa città, oltre al viaggio culturale e all’agricoltura, deve essere legata alla rigenerazione dell’industria e alle bonifiche industriali”. Intanto tra qualche giorno scadranno i termini dati dalla Procura della Repubblica per l’intervento di adeguamento alle norme tecniche vigenti.
Anita Crispino