Coldiretti Foggia: "Allarme per lo sversamento di rifiuti nei campi"
Allarme rifiuti abbandonati nelle campagne della provincia di Foggi: a denunciarlo e' la Coldiretti che pe'arla di una emergenza ambientale dalle dimensione sempre piu' preoccupanti. "E' inaccettabile che le aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente all'imprenditore agricolo che spesso e' chiamato a rimuovere i rifiuti sversati da altri, se non riesce a dimostrare di non averli prodotti. Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono piu' soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprieta' privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile", e' la denuncia del presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo.
Lo smaltimento illegale dei rifiuti e' diventata una delle principali attivita' delle agromafie che nel 2017 ha sviluppato un business criminale di 21,8 miliardi e Foggia - segnala Coldiretti - si posiziona al secondo posto delle province pugliesi per numero di infrazioni accertate. "Secondo una sentenza del Tar Puglia, in ogni caso, il proprietario del fondo agricolo non puo' essere chiamato a rispondere della fattispecie di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti sulla propria area - aggiunge il direttore di Coldiretti Foggia, Marino Pilati - se non viene individuato, a suo carico, l'elemento soggettivo del dolo o della colpa. Cio', pero' non puo' garantire tranquillita' agli agricoltori, perche' l'accertamento della responsabilita' presenta a volte linee di demarcazione e di valutazione molto poco nitide".
Di fronte alle emergenze che si rincorrono - continua la Coldiretti - occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilita' e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunita' e delle imprese colpite. Sul piano strutturale - conclude la Coldiretti - occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l'autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.