Ex presidente di Confindustria Enna racconta in tv la finta antimafia: "Volevano una discarica nel Dittaino"
Ha rotto il silenzio dopo 8 anni e lo ha fatto attraverso le telecamere di Report, il rotocalco settimanale di Rai 3. Nino Grippaldi, avvocato penalista, presidente di Fidimed e fondatore insieme con Biagio Pecorino del "Pandittaino", racconto perchè fu cacciato da Confindustria Enna da quello che oggi per la magistratura è il "sistema Montante". Grippaldi e molti di industriali dell'Ennese avevano osato dire no a Montante e Ivan Lo Bello alla più grande discarica della Sicilia nei granai della Valle del Dittaino, per favorire il re delle discariche, l'agrigentino, Giuseppe Catanzaro.
NuovoSud ha estrapolato una parte delle dichiarazioni audio - video di Report di Grippaldi che andranno in onda domani sera, su Rai3 alle 21,15.
Report racconta l'ascesa di Antonio Calogero Montante detto "Antonello" in carcere dallo scorso mese di maggio con l’accusa di associazione a delinquere per corruzione e per aver creato una rete che spiava politici, giornalisti e magistrati.
Nella sua casa è stato trovato un archivio pieno di fascicoli sui suoi nemici e nella sua rete di informatori figurano i vertici dei servizi segreti civili, esponenti delle forze dell’ordine, il senatore Renato Schifani e l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Per anni Confindustria ha deciso la strategia dello Stato sull’Antimafia ed è stato Antonello Montante ad anticipare la linea che oggi vuole svuotare la normativa sui certificati antimafia per le aziende e consegnare ai privati la gestione dei beni confiscati alla criminalità. L’inchiesta di Paolo Mondani è andata in cerca di risposte: chi ha creato questo falso eroe e perché? A cosa serviva la rete di spionaggio gestita da Montante? Cosa avevano in comune importanti magistrati antimafia, uomini delle istituzioni, del mondo politico e della società civile con questo finto paladino della legalità? Quali accordi sono stati siglati "in nome dell'Antimafia" fra pezzi di Stato e pezzi di Confindustria? Chi ha pianificato la falsa “rivoluzione” degli industriali siciliani? Un testimone racconterà la genesi di una storia che parte dalla Sicilia per arrivare nella Capitale.