Omicidio a Ragusa, dissequestrata salma: disposto il test del Dna
Ad oltre un mese dall'omicidio, si concludono gli accertamenti sul corpo di Maria Zarba, la donna di 66 anni uccisa a Ragusa e trovata morta l'11 ottobre. Un solo indagato per il delitto, l'ex marito Giuseppe Panascia, 74 anni, in carcere dal 13 ottobre. Si completano le verifiche sulle possibili coincidenze con presunte armi del delitto, procedure per le quali interviene il perito della Procura, il medico legale Giuseppe Iuvara e per le quali sono stati avvisati anche i legali delle parti, Valentino Coria che difende l'indagato e Fabrizio Cavallo che affianca i figli della vittima. La salma nel pomeriggio riconsegnata alla famiglia. Lunedi' mattina verra' allestita la camera ardente della donna nella cattedrale di San Giovanni a Ragusa, dove nel pomeriggio si svolgeranno i funerali. Maria Zarba era una donna molto attiva nella comunita' religiosa, amministrava la comunione agli infermi, assisteva i malati ed eera sempre pronta pur nelle modeste possibilita', ad aiutare gli altri. Domani vengono avviate le procedure di confronto del Dna tra quello prelevato dalla vittima e quello desunto dalle tracce ematiche rinvenute all'interno e sulla portiera dell'automobile utilizzata da Panascia per allontanarsi dalla casa della moglie in orari che gli inquirenti hanno definito compatibili con il delitto. Le indagini coordinate dal Pm Giulia Bisello sono eseguite dalla polizia di Stato, Squadra Mobile e Scientifica.