Mafia, un anno dalla morte del boss corleonese Totò Riina
Toto' Riina e' morto un anno fa, il 17 novembre 2017, a 87 anni, portando via con se' i segreti di Cosa nostra. Il "boss dei boss" stava scontando 26 ergastoli e dal 1993 era recluso al regime del 41 bis. Nato a Corleone, da fedelissimo di Luciano Liggio prese parte alla sanguinosa faida contro gli uomini di Michele Navarra. Nel 1969 avvio' una lunga latitanza e la sua ascesa, sancita ancora nel sangue il 10 dicembre di quell'anno, con la "strage di Viale Lazio". Divenuto sempre piu' influente, Riina sostitui' spesso Liggio nel triumvirato di cui faceva parte assieme ai boss Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti. Risale a quegli anni l'asse con il loro 'compaesano' Vito Ciancimino, il sindaco mafioso di Palermo. Dal 1974 reggente della cosca di Corleone, sempre piu' strategica negli assetti di Cosa nostra, scateno' la seconda guerra di mafia che vide dal maggio 1981 l'uccisione di oltre 200 mafiosi della fazione Bontate-Inzerillo-Badalamenti, mentre molti altri rimasero vittime della lupara bianca. Un vero massacro fino a quando si insedio' nel 1982 una nuova "Commissione" di stretta osservanza corleonese, composta da capimandamento fedeli a Riina. Principale referente politico di Riina inizialmente fu Vito Ciancimino, il quale nel 1976 instauro' un rapporto solido con Salvo Lima. Segui' una serie di omicidi politici: il 9 marzo 1979 Michele Reina, segretario provinciale della Democrazia cristiana; il 6 gennaio 1980 fu ucciso il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella; il 30 aprile 1982 il leader del Pci siciliano, Pio La Torre.
Un duro colpo il potere di Riina lo subi' il 30 gennaio 1992 quando la Cassazione - nonostante i tentativi di cambiarne le sorti - confermo' gli ergastoli del maxiprocesso e sanci' l'attendibilita' delle dichiarazioni di Tommaso Buscetta: uno schiaffo al mito dell'impunita' di Cosa nostra.
Il 12 marzo 1992 venne ucciso Lima: si era alla vigilia delle elezioni politiche e, alcuni mesi dopo, la stessa sorte tocco' a Ignazio Salvo. A maggio l'attacco frontale allo Stato. La strage di Capaci e, 57 giorni dopo, quella di via D'Amelio. Nel 1993 le stragi del Continente: una "catena del tritolo" su cui si e' fatta maggiore chiarezza dopo depistaggi e silenzi. In questo periodo sarebbe iniziata la trattativa tra Stato e mafia.
Riina fu arrestato il 15 gennaio del 1993. Restava libero Provenzano, il 'ragioniere', preso l'11 aprile 2006, dopo 43 anni di latitanza. Anche dal 41 bis Riina ha continuato a essere riferimento di una mafia ridimensionata dagli arresti e alla ricerca di un capo. Morto un anno fa, sedici mesi dopo il decesso di Provenzano, Riina e' stato seppellito nel cimitero di Corleone. Da quel giorno, la mafia e' ancora alla ricerca del suo erede.