Scontro all'Ars fra presidenza e opposizioni su variazione calendario
Scontro aperto a Sala d'Ercole fra presidenza dell'Ars e partiti di opposizione sui tempi d'esame del ddl di variazioni di Bilancio. In apertura della seduta di oggi il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè ha letto il calendario dei lavori dei prossimi giorni stabilito "a maggioranza" (come lo stesso Miccichè ha detto) durante la conferenza dei capigruppo riunitasi nel primo pomeriggio. Un calendario che prevede che le commissioni di merito terminino l'esame del ddl entro lunedì 3 dicembre, la commissione Bilancio entro mercoledì 5 e l'aula entro venerdì 7. "È una tempistica determinata dai ritardi con i quali il governo ha presentato questo testo - ha detto Miccichè - ma non c'è alcuno strappo al regolamento. C'è la necessità di garantire gli stipendi ai siciliani". Ferma la reazione dei partiti di opposizione, PD e Movimento 5 Stelle. "Questo è un atto gravissimo - ha detto Antonello Cracolici (PD) rivolgendosi a Miccichè - lei in pratica ha detto che la conferenza di capigruppo può cambiare il regolamento a colpi di maggioranza. Questo forse può farlo a casa sua, non certo in un parlamento". Cracolici ha poi ricordato che "i temi procedurali per l'esame dei disegni di legge si possono derogare per questioni contingenti solo se tutti i deputati sono d'accordo, ma basta un solo deputato ad opporsi per chiedere il rispetto dei tempi". Duro anche l'intervento di Giancarlo Cancelleri (M5S) "c'è un regolamento e questo deve essere rispettato, ed il regolamento stabilisce tempi che non vengono rispettati. Se andate avanti così, siamo pronti ad azioni eclatanti". A "difesa" del calendario dei lavori comunicato dalla presidenza dell'Ars sono intervenuti i capigruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo, di DiventeràBellissima Alessandro Aricò e quello dell'Udc Eleonora Lo Curto.