Tribunali da riaprire: in programma protesta dei sindaci a Roma
Il coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità chiama a raccolta i sindaci per una manifestazione a Roma davanti al Ministero della Giustizia. E' stato deciso venerdì scorso a conclusione dell’assemblea nazionale del coordinamento per la giustizia di prossimità, svoltasi nella Capitale, nella sede dell'Ordine nazionale forense. E' stato anche elaborato un documento che non risparmia critiche al governo Lega-Cinque Stelle. I rilievi riguardano, in particolare, il ministro Bonafede: sia per non aver dato seguito alle varie richieste di confronto con il coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità; sia per il fatto di avere quasi rinnegato l’impegno della riapertura dei Tribunali soppressi contenuto nel paragrafo 12 del contratto di governo.
Ma l’allarme lanciato dal coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità riguarda anche l’intenzione del Governo di istituire i cosiddetti “uffici giudiziari di prossimità” con spese esclusivamente a carico dei Comuni. Un progetto – come ha ammesso lo stesso ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro durante il question time al Senato del 22 novembre scorso – inattuabile senza l’impegno economico degli enti locali.
Gli uffici di prossimità, a giudizio degli addetti ai lavori, sarebbero semplicemente degli sportelli dove consegnare pratiche o ritirare certificati: serviranno solo a sperperare altri soldi pubblici.
Il progetto degli uffici di prossimità sarà illustrato martedì 11, in Senato, ai presidenti delle Regioni. Con i Governatori, il ministro della Giustizia dovrebbe confrontarsi anche sui problemi relativi alla nuova geografia giudiziaria. Ma a questo incontro non è stato invitato nessun rappresentante del coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità. Un ulteriore segnale, secondo il coordinamento, di un comportamento del ministro Bonafede non improntato ad appropriate prassi istituzionali. Alla riapertura dei Tribunali soppressi dalla riforma del 2012 sono interessati, in Sicilia, gli uffici giudiziari di Modica, Mistretta e Nicosia.