Palermo, "Anello e passante ferroviario a regime entro il 2020"
Anello e passante ferroviario "potrebbero andare a regime entro la fine del 2020". Ad annunciarlo e' Filippo Palazzo, responsabile di Rete ferroviaria italiana dei lavori per il Passante e l'Anello ferroviario di Palermo. Ma rimangono da sciogliere i nodi legati alla realizzazione della stazione di via Lazio e alla galleria di vicolo Bernava dopo l'addio di Sis, e il rebus sul futuro di Tecnis. Per il collegamento ferroviario Palermo-Punta Raisi, "l'opera e' gia' fruibile e completa al 90% - afferma Palazzo - Ormai su questa tratta i treni viaggiano al completo e nei prossimi mesi sara' pronta un'altra parte di doppio binario tra Orleans e la stazione centrale. Entro il 2020, quindi, tutte le stazioni saranno funzionanti ad eccezione di viale Lazio".
Dopo la rescissione del contratto da parte di Sis il cantiere, per un valore di 15-18 milioni di euro, dovra' essere riappaltato: "Nel primo trimestre del 2019 contiamo di avere il bando di gara e, senza altri intoppi, i lavori potrebbero ripartire per la fine del 2020 ed essere completati nel 2022". Ma a impensierire maggiormente e' la realizzazione della tratta di vicolo Bernava. Un rompicapo da risolvere dopo la rescissione del contratto da parte di Sis: "Entro la fine dell'anno sapremo finalmente se dovremo riappaltare il lavoro o se il contraente generale ultimera' la galleria - spiega Palazzo - Attualmente si stima in un anno e mezzo i tempi per l'opera completa e il doppio binario. Le abitazioni sono state tutte acquisite e da gennaio partiremo con le demolizioni dei fabbricati e la sistemazione superficiale dell'area". Un capitolo a parte, invece, merita il cantiere dell'anello ferroviario che da oltre tre anni tiene in ostaggio i residenti di via Amari e ora anche di piazza Castelnuovo, lavori giunti appena a un quarto del totale (23%). "Fino a oggi sono stati spesi 30 milioni su un totale dell'opera di circa 130 milioni, ma i ritardi sono imputabili a diversi fattori", precisa Palazzo, "da un lato, ci sono stati e continuano a esserci notevoli difficolta' per la disponibilita' delle aree interamente pubbliche. Finalmente abbiamo superato gli ultimi ostacoli con l'autorita' portuale e con la capitaneria di porto - aggiunge - ma rimangono alcune complicazioni in via Emerico Amari e piazza Castelnuovo". Dall'altro, si attende di conoscere il destino del colosso di costruzioni catanese travolto dai guai giudiziari. "Proprio in questi giorni il commissario Ruperto sta vagliando le offerte e Tecnis potrebbe essere ceduta nei prossimi giorni in toto o per rami d'azienda - precisa - a breve conosceremo la nuova proprieta' con cui stabilire il cronoprogramma. E nel giro di due anni pensiamo di poter completare tutte le opere in superficie che hanno impatto sulla circolazione, e poi iniziare i lavori di scavo".
Ritardi che seppur imputabili ad altri fattori, hanno pesato non poco su Rfi che si e' trovata al centro di aspre critiche prima del governo nazionale, ad opera del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli e, recentemente, anche del presidente della regione Nello Musumeci che ha definito Rfi e Anas un "cancro". "Le critiche sono sempre ben accette - conclude Palazzo - ma in questo caso non si e' trattato di una critica, ma di qualcosa che tutti i ferrovieri siciliani hanno considerato come un'offesa all'operato di chi ogni giorno cerca di fare al meglio il proprio dovere per il bene di questa terra".