Azionisti della Agricola Popolare di Ragusa infuriati: non possono vendere le azioni
Azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa infuriati. Non possono vendere le loro azioni, neppure di fronte al loro personale bisogno". Lo scrive il giornale on line La Spia che annuncia che le controversie in atto finiranno alla Consob.
“Contesteremo alla Banca Agricola Popolare di Ragusa di non aver assolto ai propri obblighi informativi e comportamentali previsti dal Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria e dal regolamento Consob”. Così Carmelo Calì, presidente della Confconsumatori Sicilia, durante una serie di incontri che ha avuto nei giorni scorsi con quello che ormai è un esercito di azionisti della BAPR … azionisti infuriati, depressi o disperati perché non possono vendere le azioni. In particolare la strategia “innovativa” e certamente “originale” della Confconsumatori è quella di spostare il problema a monte, ovvero non trattare per convincere la banca a comprare o rivendere ad altri le azioni (la legge conforta la strategia e le scelte della BAPR) come è stato fatto finora; no, l’avvocato Calì, sta lavorando su tre punti che riguardano il principio di tutto (l’atto di compravendita delle azioni) contestando alla Banca: di non aver informato i risparmiatori che si trattava di azioni illiquide e come tali rischiose e non coerenti con il profilo di rischio di ciascun acquirente.
di non aver fornito l’informazione che si trattava di operazione in conflitto di interesse e in cosa consisteva tale conflitto e le conseguenze di esso. di avere, in molti casi, spinto il risparmiatore a investire tutta la somma di cui disponeva senza una diversificazione degli acquisti e caricando conseguentemente il rischio su un solo titolo. Da questi tre punti si partirà, probabilmente, verso un ricorso innanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie presso la Consob, che, su casi analoghi, ha già adottato decisioni favorevoli ai risparmiatori.