Modica, "Le stelle di Lorenzo": un libro sulla morte assurda di un giovane
Quando un ragazzo muore a 23 anni, si chiede sempre “perché”. Ma la risposta, difficilmente, arriva subito. E, questo, non fa altro che alimentare dolore, rabbia, desiderio di rivalsa, spesso contro un nemico invisibile e sfuggente. Il dolore e il desiderio di verità spingono le persone che amavano, e che amano, quel ragazzo a dedicare tutta la vita a rispondere a quel “perché”.
E’ la missione che si è assegnata da quasi 25 anni, Giuseppe La Monica, il papà di quel ragazzo di 23 anni, Lorenzo, morto il 10 settembre del 1994, dopo alcuni giorni di inutile degenza all’ospedale “Maggiore” di Modica, per un caso di botulismo non riconosciuto e non diagnosticato. I medici non riconobbero l’intossicazione alimentare causata dal bacillo botulino che si può sviluppare nelle carni insaccate e conservate e in altri alimenti conservati in scatola avariati. Non presero nemmeno in considerazione i suggerimenti, nella giusta direzione, di alcuni colleghi del Nord Italia contattati dalla famiglia del giovane.
La vicenda umana di Lorenzo, dei suoi genitori e dei suoi amici, è diventata un libro, “Le stelle di Lorenzo”, scritto da Alfonso Russi. Se ne è parlato nell’Auditorium Floridia di piazza Campailla, a Modica, con riflessioni di natura sociologica, legale e civica. Presenti studenti e docenti del Liceo Galilei-Campailla che hanno contribuito all’iniziativa partecipando attivamente anche all’organizzazione dell’appuntamento, fin da quando è nata l’idea di ricordare Lorenzo La Monica durante un’assemblea a scuola. All’Auditorium c’erano il padre e i familiari di Lorenzo, gratificati dalla partecipazione all’iniziativa organizzata dal Movimento Difesa del Cittadino, dal Comune di Modica e dal Liceo Galilei Campailla.
Nell’agosto del 2016, a distanza di 22 anni dalla morte di Lorenzo, il giudice civile del Tribunale di Ragusa ha disposto un risarcimento danni per quasi 2 milioni e mezzo di euro in favore dei genitori e dei tre fratelli di Lorenzo. La sentenza civile è arrivata dopo quasi 4 anni dal processo penale di terzo grado in Cassazione.
La condanna al risarcimento dei danni ha riguardato tre medici dell´ospedale Maggiore, che in primo grado erano stati assolti: furono condannati in Appello, dopo 17 udienze, di cui 15 andate a vuoto, e assolti per prescrizione in Cassazione. Le condanne riguardarono anche l'addetta alle vendita del supermercato di Marina di Modica, dove Lorenzo La Monica aveva acquistato il panino imbottito coi funghi; il titolare dell' azienda di Avola produttrice dei funghi inscatolati e contenenti il botulino risultato fatale, e l'assessorato regionale alla Salute.