Ragusa, sicurezza nella zona industriale:molte promesse e poche soluzioni
C’erano il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, i rappresentanti dell’Irsap, del Consorzio Asi in liquidazione e del Consorzio Isole iblee, alla riunione presieduta dal prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e tenutasi lunedì per affrontare il problema sicurezza che sta interessando la zona industriale di Ragusa. La recrudescenza dei furti nella zona ha fatto registrare numerose denunce ed ha sollevato le lamentele di tanti operatori economici che hanno investito nella zona. Certo, se qualcuno si aspettava che dall’incontro sarebbe venuta fuori una soluzione ai problemi, è rimasto deluso. La riunione infatti è servita a discutere e ad evidenziare per l’ennesima volta le carenze in tema di sicurezza, a ribadire la mancanza della videosorveglianza, della illuminazione, la presenza di erbacce e rifiuti, tutti disservizi che cozzano con il ruolo di una zona che dovrebbe rappresentare il cuore pulsante dell’economia iblea. Da parte del Prefetto l’invito a rifare il manto stradale, a ripristinare la videosorveglianza e l’illuminazione. E poi ancora un altro invito: quello fatto ai rappresentanti degli enti intervenuti ad assumere precisi impegni secondo un programma di azione che serva a risolvere i problemi. Il prefetto alla fine ha dato la sua disponibilità a convocare ulteriori incontri. Certo, dagli inviti e dalle raccomandazioni, alle soluzioni pratiche dei tanti problemi che riguardano la zona industriale di Ragusa, il passaggio non è così scontato e al momento nessun impegno concreto sembra essere venuto fuori dal vertice. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime settimane.