Modica, rock mediterraneo nel primo disco da solista di Andrea Iozzia
I testi, se li è scritti quasi tutti da solo. Le musiche e gli arrangiamenti, pure. E da solo si è suonato gran parte degli strumenti - batteria, basso, chitarre, percussioni, violoncello, piano - che hanno trasformato quelle tracce in corpo, in vibrazioni. Non certo perché altri artisti non potessero aiutarlo, come in effetti hanno fatto, a ben leggere la lunga lista di collaborazioni che hanno apportato il loro contributo al progetto. Ma perché nel suo primo disco da solista voleva che venisse distillata per intero l’essenza della sua identità musicale, ricca di eclettismo ma allo stesso tempo organica e coerente. Lui è Andrea Iozzia, 28 anni, di Modica, e il disco, di cui è appena stato rilasciato il primo singolo, si chiama non a caso “Block-Notes”.
“Perché il block notes è uno dei miei oggetti preferiti”, racconta Andrea: “Poche cose sono stimolati quanto il fatto di avere davanti un mucchio di pagine bianche da riempire. Il canovaccio di quest’album è nato raccogliendo e riordinando la moltitudine di frammenti appuntati negli ultimi anni, spesso raccolti di notte, in viaggio, per non perdere melodie e parole che avevo in mente”.
Gran parte del materiale per “Block-Notes” è nato infatti “on the road”, seguendo gli itinerari che Andrea ha percorso sui binari della sua doppia vita: da un lato quella di musicista, prima al fianco
dei Veivecura con cui ha inciso i primi quattro album, poi - tutt’altro genere - dei Baciamolemani, con cui suona tuttora in giro per l’Italia e per l’Europa, dall’altro quella di tecnico dello spettacolo, il lavoro che sin da quando era giovanissimo lo ha portato a stare all’ombra di ogni genere di palcoscenico, entrando ancor più da vicino nella dimensione della creazione e della rappresentazione.