Naufragio di migranti a Lampedusa, recuperati i corpi di cinque donne
Sono cinque, e non sette come era stato comunicato in un primo momento, i cadaveri recuperati fino ad ora dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza dopo il naufragio avvenuto ieri a un miglio dalla costa di Lampedusa. I corpi privi di vita di tre donne sono stati recuperati in mare dalla motovedetta della Guardia Costiera CP 324. I corpi di altre due donne sono stati ritrovati a terra da personale della Guardia di Finanza
I primi cadaveri recuperati, dopo il naufragio avvenuto ieri a un miglio dalla costa di Lampedusa, sono stati portati a braccia sul ripido e scosceso sentiero, di circa 4 chilometri, che collega Cala Galera con la strada. Le condizioni del mare, molto agitato (nella zona l'allerta meteo è "arancione") non consentono alle imbarcazioni della Guardia costiera di avvicinarsi a riva. La prima salma - si tratta di una donna - è stata recuperata a riva, a Cala Galera, dai militari della Guardia di Finanza. Anche il secondo cadavere è stato avvistato in spiaggia, ma le onde lo hanno trascinato di nuovo in mare. A ripescarlo è stata la motovedetta Cp300 della Guardia costiera di Lampedusa.
I dispersi del naufragio verificatosi ad un miglio dall'isola dei Conigli di Lampedusa (Ag) - che secondo le testimonianze dei superstiti sarebbero complessivamente una ventina - sono algerini, tunisini e pakistani. La polizia Scientifica della Questura di Agrigento è già operativa per gli accertamenti da fare sui cadaveri, esattamente come è avvenuto lo scorso 7 ottobre quando - fra Lampedusa e Lampione - a circa 6 miglia dalla costa si capovolse un altro barcone carico di migranti.
Sono stati due pescatori ad avvisare ieri pomeriggio la capitaneria di porto della presenza di un barcone in difficoltà a un miglio dalla costa di Lampedusa, che si è poi capovolto. Stefano Martello e Calogero Sanguedolce, questi i nomi dei due lampedusani, hanno dato l'allarme consentendo così l'intervento tempestivo delle motovedette che sono riuscite a trarre in salvo 149 migranti. "Stavamo passeggiando lungo il tratto di costa che si affaccia su Cala Galera - racconta Stefano Martello - perché i pescherecci sui quali lavoriamo sono fermi a causa del maltempo. Quando abbiamo visto la barca navigare verso il porto abbiamo capito subito che le onde altissime stavano per fare capovolgere l'imbarcazione. Abbiamo chiamato la Capitaneria e le motovedette sono arrivate nel giro di pochi minuti. E' stata questa tempestività a salvare i migranti che nel frattempo erano caduti in acqua, senza l'intervento immediato delle motovedette sarebbero tutti morti".
La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio e omicidio colposo plurimo. Già da ieri sera il procuratore aggiunto Salvatore Vella sta seguendo sistematicamente l'evolversi del caso e ha gestito prima la complessa macchina dei soccorsi dei naufraghi e oggi quella del recupero delle salme che fino ad ora sono sette.
SALVINI: MENO GENTE PARTE, MENO NE MUORE
"Hanno recuperato cinque cadaveri dall'ultimo naufragio a Lampedusa. Ecco, questa è la dimostrazione che meno gente parte e meno gente muore, chi riapre i porti ha la coscienza sporca del sangue di uomini e donne che vanno a morire". Così Matteo Salvini durante un comizio a Rimini per l'inaugurazione della nuova sede locale della Lega. "Chi si lava la coscienza", ha detto, "in realtà aiuta solo gli scafisti". Ma "appena torniamo al Governo - promette - i porti li sigilliamo". "Se provano a mettere mano al decreto sicurezza o a cancellare quota cento devono passare sul mio corpo - ha aggiunto - Sicurezza e quota cento non si toccano".
PAGANO (LEGA): RESPONSABILITA' DEL GOVERNO
"L'attuale governo giallo-rosso è l'unico responsabile dell'ennesima sciagura consumata ieri nei nostri mari. Ancora un naufragio nelle coste siciliane, ancora dispersi e persone annegate. A causa del buonismo dell'attuale maggioranza tornano in mare i barchini e i migranti a morire. Altre vite spezzate per l'incapacità di chi non ostacola le nuove partenze e, complice di questi traffici, continua a mettere in ginocchio un'isola ormai al collasso. Bisogna tornare al comando del Paese e, grazie ai decreti sicurezza di Matteo Salvini, fermare le politiche scellerate di Lamorgese e compagni". Così il deputato siciliano Alessandro Pagano, vicecapogruppo della Lega alla Camera.
IL SINDACO DI LAMPEDUSA: SIAMO TORNATI A CONTARE I MORTI
"Contiamo i morti. Siamo tornati a contare i morti e lo stiamo facendo, ancora una volta, nel silenzio più assoluto e nell'indifferenza. Siamo però di fronte ad una società che sparge solo odio e rancore". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa (Ag), Salvatore Martello, informandosi sul recupero delle salme dopo il naufragio di ieri sera ad un miglio dall'isola dei Conigli. "Sono molti di più, purtroppo sono molti di più" ha aggiunto Martello in merito all'attuale bilancio di 7 cadaveri già recuperati. Salvatore Martello si trova in questo momento a Barcellona, dove ieri ha incontrato il primo cittadino della città spagnola Ada Colau, per la presentazione del progetto Clarinet, che vede proprio il comune di Lampedusa e Linosa quale ente capofila con altri sette enti locali situati in territori di confine, dieci enti della società civile di otto paesi europei e due network internazionali impegnati sui temi della solidarietà, dell'accoglienza e della cooperazione nel Mediterraneo.