Omicidio Sciacchitano a Palermo nel 2015, 6 ergastoli in Corte d'Assise
Sei ergastoli e una condanna a ventidue anni e sei mesi per mafia per gli imputati nel processo per omicidio di Mirko Sciacchitano, assassinato in via Falsomiele per rappresaglia, all'età di 29 anni, nel pomeriggio del 3 ottobre 2015, mentre si trovava per caso in compagnia di Antonino Arizzi, rimasto ferito ed estraneo al contesto. La massima pena, come scrivono alcuni quotidiani, è stata decisa ieri sera dalla seconda sezione della Corte d' assise a Natale Giuseppe Gambino, 61 anni, a Francesco Pedalino di 41 anni, ad Antonino Profeta 30 anni, e a Gabriele Pedalino, 23 anni. Ergastolo anche per Domenico Ilardi, pure lui di 23 anni, e per Lorenzo Scarantino, di 25, nipote del più noto Vincenzo. Ilardi era l'unico libero: l'ordine di custodia, immediatamente emesso dai giudici, è stato eseguito ieri sera dai carabinieri del Comando provinciale. Ventidue anni e mezzo aa Giuseppe Greco, 57 anni, che rispondeva solo dell'accusa di essere reggente del mandamento: l'ipotesi che fosse coinvolto nell' omicidio Sciacchitano e nel tentativo di uccidere Arizzi, ferito da un colpo di pistola al fianco, non era stata ritenuta sufficientemente provata dallo stesso pm Sergio Demontis. Il collegio presieduto da Alfredo Montalto, a latere Giulia Malaponte, ha accolto le tesi e le richieste dell'attuale procuratore aggiunto, fondate sulle indagini del Ros e dei militari del Nucleo investigativo. L'omicidio fu seguito e ricostruito in diretta dal Raggruppamento operativo speciale, che indagavano sulla cosca di Santa Maria di Gesù e avevano disseminato il quartiere di telecamere e microspie. Furono ripresi così i movimenti dei protagonisti della spedizione punitiva, portata a termine nel giro di tre ore.