Dolore e commozione a Rigopiano a tre anni dalla valanga, ma chiedono giustizia
I familiari delle 29 vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017, per il terzo anno consecutivo si sono ritrovati sul luogo del disastro per commemorare i propri cari. Pochi minuti prima delle 17 di tre anni fa una valanga di neve, ghiaccio e detriti di 120mila tonnellate travolse e distrusse l'albergo uccidendo 29 persone tra clienti e dipendenti. A Rigopiano il momento del ricordo, dopo la deposizione dei fiori davanti al totem dell'hotel, c'è stato un momento di preghiera e di raccoglimento. Poi una processione con 29 fiaccole.
"Il nostro obiettivo è lasciare i riflettori accesi su questo dramma, affinché giustizia sia fatta": a parlare all'ANSA sono i familiari di Alessandro Riccetti, il receptionist ternano morto a 33 anni a causa della valanga di Rigopiano.
La madre Antonella Maria, gli zii e i cugini di Alessadandro hanno partecipato alle celebrazioni a Farindola per ricordare le 29 vittime della tragedia. Presente anche l'assessore al Welfare, Servizi sociali e solidarietà del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti.
"La recente archiviazione del procedimento nei confronti di 22 indagati nell'inchiesta ha provocato in noi rabbia e dispiacere", spiega anche a nome degli altri familiari Irene Riccetti, la cugina di Alessandro. "Tutti dovrebbero sapere - aggiunge - cosa fa, o in questo caso non fa, lo Stato italiano.
Ma siamo fiduciosi che il procedimento principale possa proseguire in modo spedito e permettere che venga fatta giustizia. La nostra battaglia proseguirà fino all'ultimo".