Jole Santelli primo presidente donna in Calabria, Bonaccini riconfermato in Emilia Romagna
Jole Santelli trionfa in Calabria e diventa la prima donna presidente di una regione del sud. Lo spoglio è ancora in corso ma exit poll e proiezioni la danno al 50,9%, in vantaggio di 20 punti sul candidato del centrosinistra Pippo Callipo, dato al 31,3%. Carlo Tansi (civicO) è al 10,6% mentre Francesco Aiello (M5S) al 7,2%. "I risultati sono enormi", è stato il primo commento della Santelli che ha ricevuto una telefonata mentre era in conferenza stampa da Silvio Berlusconi. "Grande risultato di Jole - ha detto il leader di Fi -. Una donna di Fi che ha dedicato la vita alla sua terra. Con la sua guida la Calabria diventerà emblema del riscatto del sud, non sarà più la terra dell'inefficienza e del malaffare ma terra di eccellenze". "Noi - è stato il commento di Callipo dopo avere fatto gli auguri alla Santelli - abbiamo fatto tanto, però i calabresi hanno scelto la coalizione di centrodestra, non hanno creduto alla rivoluzione e al cambiamento che avevo promesso di fare. Accettiamo questa decisione".
Voto disgiunto e tenuta delle roccaforti. Nella vittoria di Stefano Bonaccini (51%) alle elezioni regionali dell'Emilia Romagna 2020 questi due aspetti hanno avuto una portata rilevante. Il primo era stato definito come una delle chiavi del risultato. E in effetti il governatore - a circa un terzo dei seggi scrutinati - viaggia circa 3 punti percentuali in più rispetto al totale delle liste che lo sostengono. Lo ha riconosciuto lo stesso Bonaccini: "C'e' un po' di voto disgiunto e mi dicono dai seggi che anche tantissimo voto secco al sottoscritto, voto personale". Preferenze strappate in gran parte ai 'grillini', certo, ma in alcuni casi anche al centrodestra.
Bonaccini, inoltre, è riuscito a fare il pieno di voti nelle province roccaforti. Come a Bologna, dove il governatore veleggia oltre quota 60%, una percentuale 'bulgara', trainata da un Pd attorno al 40%. Sotto le Due Torri, la Borgonzoni è quasi dimezzata al 34%. Il governatore stravince anche nella sua Modena (51 a 43) e soprattutto a Reggio Emilia, dove Matteo Salvini aveva concentrato molti dei suoi sforzi: la Borgonzoni, però, resta staccata di circa quindici punti. Sotto anche a Parma e Forlì-Cesena, la leghista, invece, è riuscita a vincere a Ferrara, a meno di un anno dalla vittoria del sindaco Alan Fabbri, Rimini e Piacenza. Successi, però, che non sono stati sufficienti a centrare lo storico ribaltone.