Il Papa nella 'terra dei fuochi', lo aspettiamo anche nel Siracusano
Il 24 maggio, quinto anniversario dell’emanazione della fondamentale enciclica “Laudato sì” sulla tutela dell’ambiente, Papa Francesco sarà in visita nella Terra dei Fuochi. Sarà una domenica speciale, che servirà certamente a ridare speranza e a incontrare i familiari di tante, troppe vittime dell'inquinamento. È facile prevedere che la visita del Papa in Campania sarà l’occasione per fare sentire, alta e forte, la voce della Chiesa contro coloro che hanno costretto tante persone a sottostare al turpe ricatto: se vuoi il lavoro devi darmi la salute e la vita, tua e dei tuoi cari.
Chissà se un giorno il Santo Padre verrà anche nella nostra terra, nel nostro quadrilatero industriale compreso tra Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa, altrettanto martoriato e purtroppo dimenticato, con i nostri tanti morti uccisi dai veleni, con i bambini nati malformati, con i mille appelli che non hanno mai ricevuto alcuna risposta, con le invocazioni agli organi competenti rimaste spesso inascoltate. Come giustificare le incredibili vicende delle bonifiche tante volte annunciate ma mai avviate e la stessa incompleta rilevazione dei dati sull’inquinamento della stessa città di Siracusa?
Papa Francesco farà sentire alta e forte la voce di una Chiesa che già in Sicilia, con san Giovanni Paolo II usò parole inequivocabili contro chi viola la vita umana, invitando alla conversione. Forse solo le parole del Papa potrebbero scuotere un immobilismo imperdonabile e servirebbero anche a far risaltare le tante colpevoli, imperdonabili assenze!