Prima assemblea di Italia Viva a Siracusa, 'benedetto' Carrubba per sindaco di Augusta
L'entusiasmo non manca, i numeri sono ancora tutti da verificare, "ma i sondaggi vanno presi con le molle". Lo ha detto questa sera Ettore Rosato, presidente nazionale di Italia Viva e vice presidente della Camera, che ha tenuto a battesimo la prima assemblea provinciale del partito di Matteo Renzi.
Nel salone Giovanni Paolo II del Santuario della Madonna delle Lacrime, volti vecchi e nuovi della politica siracusana, ma anche i sindaci che hanno scommesso a scatola chiusa, come Pippo Incatasciato di Rosolini e Saverio Bosco di Lentini. Ma anche ex, come Giancarlo Garozzo, primo sindaco renziano in Sicilia, nella precedente amministrazione.
"Non siamo nè di centro, nè di sinistra, nè di destra - ha detto Rosato nell'intervento che ha chiuso l'assemblea - Siamo il partito del futuro. dobbiamo parlare con la gente, appropiarci delle piazze". Rosato sulla bufera in corso sul tema della Giustizia ed in particolare sulla prescrizione dice: "Vogliano cacciarci dal governo? Si accomodino pure, magari mettano due esponenti di Forza Italia, noi non rinunceremo mai alla nostra battaglia di civiltà".
Gli applausi dell'assemblea, comunque sono tutti per Massimo Carrubba, già sindaco di Augusta, rimasto incagliato nella macchina giudiziaria e assolto dopo 10 anni. Tre applausi, relativi ad altrettanti interventi, che lo consacrano ad essere candidato a primo cittadino per le amministrative del prossimo 24 maggio, pure con il sostegno di Italia Viva".
Ci sono accuse per il Pd aperte che ha lasciato da solo Carrubba nella sua lotta per dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli venivano contestati. E non è stato neppure tenero Alessandro Zappulla, quando ha accusato i Dem di avere lasciato da solo l'ex sindaco Garozzo che lottava con il coltello tra i denti contro il 'Sistema Siracusa'.
L'assemblea è stata aperta dal saluto istituzionale del sindaco di Siracusa Francesco Italia, poi è stata la volta dei due coordinatori provinciali, Alessandra Furnari che ha ricordato la vicenda dei migranti minori nel mare di Siracusa e contro il populismo della Lega. Poi è stato Tiziano Spada a spiegare il perchè dello stare insieme in Italia Viva.
Hanno pure parlato i deputati regionali Nicola D'Agostino, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo, che ha fatto gli onori di casa. "Ognuno di noi può avere la sua storia, il suo passato, ma qui dobbiamo tutti insieme remare in una stessa direzione per il bene della Sicilia e del Paese". D'Agostino che è pure capogruppo all'Ars di Iv, ha criticato il governo Musumeci definendolo 'evanescente' e chenell'Isola il partito è a due cifre (percentuali).
Presente al Santuario ed è intervenuta, la senatrice catanese Valeria Sudano. "Vi confesso che prima della mia adesione, volevo abbandonare lo scranno al Senato. Poi ho spiegato ai miei elettori ed elettrici la mia decisione di lasciare il Pd. Con Italia Viva - ha detto Sudano - sono riuscita a fare votare un emendamento per la continuità territoriale della Sicilia con il sostegno del partito".
A dichiararsi pubblicamente con il partito anche l'ex segretario regionale della Cisl, Paolo Mezzio, oggi in pensione. "Credo in Italia Viva e mi reputo un semplice militante. Serve però che si strutturi nei territori".
Prima della chiusura di Rosato è toccato a Giancarlo Garozzo prendere la parola. Il suo discorso di 3 minuti, ha ancora evidenziato le incongruenze del Pd sulla prescrizione, "Registriamo i tanti imbarazzi dei parlamentari Dem, oggi sulle stesse posizioni dei 5 Stelle, rispetto al passato".
Per la cronaca, in platea anche l'ex sottosegretario al Tesoro dc, Gino Foti.