No al taglio dei parlamentari dal Pci di Catania: "Noi contro la demagogia dei 5 Stelle"
Il Pci di Catania e la Federazione Giovanile comunista, dicono no al taglio dei parlamentari. Spiegheranno le loro ragioni nel corso di un incontro ch si terrà sabato 22 febbraio.
nella sede di vicolo Beritelli a Catania alle 17. I lavori saranno introdotti da Pina la Villa, segretaria provinciale del partito a Catania. Sono previsti gli interventi di Luciano Daniele del Comitato per il No e del giurista Ettore Palazzolo. A chiudere i lavori, sarà il segretario regionale del partito, Roberto Bauccio.
"Il Consiglio dei Ministri ha scelto il prossimo 29 marzo quale data per il referendum confermativo sulla legge relativa al taglio dei parlamentari. La nostra posizione in merito ad un provvedimento demagogico, voluto dal M5S e sostenuto, per ragioni diverse, dalle principali forze politiche, è nota: noi siamo per il No - scrive in una nota la federazione di Catania - La nostra contrarietà deriva dal fatto che tale legge non riforma i poteri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, riduce gli spazi di rappresentanza al punto che in diverse regioni sarà impossibile eleggere parlamentari di minoranza. In altre parole, per operare un risparmio di risorse insignificante, si rende la democrazia ancora più debole. I sostenitori di tale legge, consapevoli di ciò, prospettano una concomitante riforma della legge elettorale, e le proposte al riguardo sono molteplici. Diversi soggetti politici sostengono la necessità di un impianto più o meno maggioritario, altri di una legge proporzionale con soglia di sbarramento.
Noi continuiamo ad essere per un sistema proporzionale puro, senza sbarramenti, l’unico in grado di garantire il principio di "una testa un voto" ed un Parlamento espressione dell’articolazione della società. Non siamo disponibili a barattare ancora una volta la rappresentanza con la governabilità: quest’ultima deve e può trovare adeguate risposte solo dopo l’affermazione di un Parlamento espressione della volontà popolare. La battaglia per il proporzionale puro è la nostra battaglia".