La Cgil di Siracusa porta alimenti ai braccianti extracomunitari di Cassibile
La Cgil di Siracusa ha organizzato la manifestazione del Primo maggio a Cassibile (Siracusa) dove esiste una baraccopoli con 300 braccianti agricoli stranieri che vivono in condizioni igieniche precarie oltre ad essere vittime del caporalato. Davanti alla chiesa del Marchese di Cassibile, località dove nel settembre del 1943 fu firmato l'Armistizio tra l'Italia e gli Alleati, sono stati distribuiti pacchi alimentari ai migranti. Sono state anche consegnate delle mascherine ai braccianti, che, a gruppi di 5, si sono avvicinati al banco per ritirare il cibo. "Oltre 300 lavoratori stranieri stagionali, bloccati nella tendopoli di Cassibile, che non possono - spiega il segretario provinciale della Cgil Siracusa, Roberto Alosi - recarsi nei campi e nelle serre perchè o irregolari o privi di un contratto di lavoro, anche se in possesso del permesso di soggiorno, vivono in una situazione di grandissima emergenza sanitaria e di limite al sostentamento individuale e che privano, peraltro, l'agricoltura della manodopera assolutamente necessaria per la raccolta dei prodotti che raggiungono poi le nostre tavole".