Rosolini, il sindaco apre il dialogo con gli oppositori: tenta di bloccare la sfiducia
Sarebbe pronto ad azzerare la giunta e salvare così la consiliatura a meno di due anni dalla sua elezione. Il sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato, avrebbe già cominciato le grandi manovre nel tentativo di salvare il salvabile e soprattutto di recuperare alcuni consiglieri che nello scorso mese di marzo lo hanno messo in minoranza. Incatasciato sà benissimo che questa volta non può commettere errori, perchè il rischio della mozione di sfiducia nei suoi confronti, rimane dietro l'angolo. Secondo quanto si apprende in ambienti politici cittadini, Incatasciato questa mattina ha avviato nuove interlocuzioni con alcuni consiglieri comunali nel tentativo di dare un'amministrazione stabile alla città, già in difficoltà economiche, prima dell'emergenza sanitaria. Se da una parte Incatasciato, che 'comunista' non lo è mai stato, vuol chiudere con la prima fase della consiliatura, dall'altra serve il senso di responsabilità di quei consiglieri, che se dovessero fallire l'operazione 'salvataggio', chiuderebbero di fatto con la città ed i propri elettori. Una situazione delicata ed estremamente difficile, con una Rosolini, che allo stato attuale non vede grandi opportunità di crescita e di sviluppo. Tra gli oppositori di Incatasciato, c'è chi di accordi non ne vuole proprio sapere, parlando che si tratterebbe di una 'minestra riscaldata' e che 'questa amministrazione è oramai arrivata al capolinea'. Rimane poi in sospeso il ricorso presentato da Tino Di Rosolini che ha chiesto al Cga di tornare alle urne in alcune sezioni per presunte irregolarità nelle operazioni di scrutinio nelle elezioni del 2018. Ma la prossima udienza dei giudici amministrativi è fissata per il prossimo autunno. Intanto la città chiede risposte per il dopo 'fase 2' dell'emergenza. Molti hanno perduto il lavoro, altri rischiano di perdere il posto. Poi ci sono categorie affamate come gli artigiani, l'edilizia, la piccola e media impresa, il settore agricolo. E finora a Rosolini, come nel resto della Sicilia, le risorse promesse dal governo non sono arrivate. E la paralisi amministrativa, con l'aggiunta che il consiglio comunale non riesce a riunirsi dallo scorso mese di dicembre, complica la situazione politica. Su quello che succederà, ne sapremo di più nelle prossime ore.