Siracusa, la caserma dei carabinieri non si farà all'idroscalo: area alla Pizzuta
Appena tre anni fa all'Idroscalo di Siracusa, sede dell'Aeronautica militare, c'era stata la visita dell'allora comandante generale dei carabinieri Tullio del Sette, per annunciare i lavori per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri di Siracusa. Quel progetto, per il quale erano previsti 3 milioni e 600 mila euro, è stato messo definitivamente nel cassetto, e ai carabinieri di Siracusa, la cui sede è ricavata in un edificio privato, il Comune di Siracusa ha pensato di affidare una porzione di terreno nel rione della Pizzuta, a nord del capoluogo. L'area dell'Idroscalo resta, così, nella disponibilità dell'Aeronautica ma il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, in una interrogazione parlamentare al ministro della Difesa, ne ha chiesto "la smilitarizzazione, anche parziale, dell'area dell'ex idroscalo De Filippis" con l'obiettivo di riqualificarla "in un'ottica di libera fruizione del waterfront di via Elorina" in modo che la città possa riappropriarsi "del suo lungomare, del suo porto, e dei suoi spazi".
Paolo Ficara non e' l'unico deputato a chiedere la smilitarizzazione dell'Idroscalo. Nei mesi scorsi l'ex ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, dopo un incontro con il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, aveva paventato l'idea di costruire proprio nell'area dell'Aeronautica il nuovo museo archeologico di Siracusa grazie ai fondi strutturali. Ma l'Idroscalo si trova proprio in mezzo a due progetti privati per la realizzazione di altrettanti porti turistici: il primo, chiamato Marina di Archimede, è un cantiere in stato di abbandono dopo il crack del gruppo Caltagirone. Questo progetto prevedeva 454 posti barca di cui 433 destinati al diporto e i rimanenti 21 alle forze dell'ordine; inoltre erano previste opere a terra comprendenti hotel, negozi, club house, bar, ristorante ed altri servizi. Al momento, e' in corso al tribunale di Roma la procedura fallimentare per la vendita all'asta del bene e della concessione demaniale. Il secondo progetto per la costruzione di un approdo, che si chiama Spero, è al centro di un braccio di ferro tra la Soprintendenza di Siracusa e la società, che ha presentato ricorso al Cga di Palermo ottenendo una nuova conferenza dei servizi per determinare il futuro di quell'area. L'idroscalo nacque 95 anni fa, secondo una ricostruzione dell'Arma aeronautica di Siracusa, per garantire "una sede adeguata alla 163a Squadriglia "Caccia marittima", che da tempo utilizzava delle strutture all'interno del Porto, risalente alla prima guerra mondiale ed ormai non più idonee a soddisfare le esigenze operative".
Inaugurato il 22 novembre 1925, venne battezzato "Regio Aeroporto Arnaldo De Filippis", in memoria del Tenente di Vascello Arnaldo De Filippis, pilota pluridecorato di idrovolanti della Regia Marina, deceduto durante la prima guerra mondiale, prima che l'Aeronautica fosse costituita come forza armata autonoma. Con un bacino naturale del porto Grande lungo 3.500 metri, largo 2.200 metri e profondo tra i 3 e 25 metri, divenne negli anni Sessanta la Negli anni Sessanta divenne la sede del Centro Radar, avviando un processo che verso la fine degli anni '90 avrebbe porto' "nel 2003 ad una configurazione basata solo su cinque Gruppi Radar, tra i quali il 34 di Siracusa/Mezzo Gregorio che, dopo la chiusura delle sale operative di Lampedusa e di Marsala, ne aveva acquisito il controllo delle testate radar". Lo stesso Gruppo 34 Radar diventera' oggetto di una ristrutturazione, che avrebbe condotto nel 2012 alla sua cessazione di presidio di difesa Nato dei cieli italiani, e al trasferimento dei radar a Mezzogregorio (Noto). Oggi l'idroscalo è Distaccamento aeronautico di Siracusa.