Minoranza ad Avola, altra mozione sulla Sanità: ripartenza per l'ospedale unico
Dopo quella bocciata dalla maggioranza politica che sostiene la giunta Cannata nella seduta del 15 maggio scorso, con 14 voti contrari su 17 votanti, che riguardava la richiesta di rimozione del Direttore generale e del Direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Ficarra e Madeddu per presunta scarsa gestione nella piena emergenza Coranavirus, i consiglieri comunali di minoranza hanno deciso di proseguire a compulsare i colleghi della maggioranza e l’amministrazione attiva ancora sulla problematica sanitaria presentando ieri una nuova “ mozione politica” ( quale atto di indirizzo) che riguarda nello specifico “l’attuazione del piano di rifunzionalizzazione dell’ospedale unico Avola-Noto”, anche nella considerazione che , “ l’emergenza sanitaria in atto dovuta al Covid-19 ha evidenziato la necessità della salvaguardia della salute, la cui organizzazione della tutela della salute conferma il ruolo determinante delle decisioni politiche nella capacità e appropriatezza di risposta ai bisogni di tutela della salute delle persone.” E che, si ritiene, -scrivono nella premessa i consiglieri firmatari della richiesta della mozione politica, Gaetano Sano, Nuccio Inturri, Antonino Amato, Fabrizio Alia, Francesco Tardonato, Seby Rossitto e Stefania Caldarella, “ che il post emergenza dovrà costituire un cambio di passo e di responsabilità per restituire agli abitanti della zona Sud della provincia di Siracusa dignità e diritti fino ad oggi negati e non del tutto soddisfatti.” Motivo per cui, con la mozione si chiede che il “ consiglio comunale impegna il sindaco a sensibilizzare l’amministrazione politica regionale e segnatamente il presidente della giunta regionale siciliana Musumeci e l’assessore alla Salute Razza per far si che si proceda speditamente con l’attuazione del piano di rifunzionalizzazione dell’ospedale riunito Avola-Noto.” Nello specifico, - prosegue il testo della mozione- tale piano, firmato a suo tempo (2015) dai sindaci di Avola e Noto, prevede, tra l’altro, la rifunzionalizzazione dei reparti per acuti di Avola, con l’aggiunta di ostetricia, ginecologia e ortopedia e l’organizzazione del P.t.a ( presidio territoriale di assistenza), ed altro. Inoltre si sensibilizzi l’amministrazione politica regionale al miglioramento dell’assistenza territoriale e domiciliare. Si istituiscano quegli altri reparti oggi assenti che, integrandosi con i reparti in atto operativi, aumenterebbero l’offerta sanitaria a favore degli abitanti della zona Sud. “ a seguito della presentazione della richiesta a firma di sette consiglieri di minoranza, il presidente dell’assemblea civica Fabio Iacono adesso dovrà fissare la data per la seduta del consesso civico con all’ordine del giorno la mozione sulla problematica sanitaria e in particolare sul piano di rifunzionalizzazione degli ospedale unico Avola –Noto, il cui tema è tornato ad accendere le polemiche di recente tra netini e avolesi.
Antonio Dell'Albani