Modica, negozi aperti la domenica: il sindaco chiede l'intervento del vescovo di Noto
Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, continua la battaglia contro le aperture domenicali. Dopo che negli anni scorsi si è sempre espresso negativamente contro la liberalizzazione, ora, alla luce della chiusura per l’emergenza COVID ed in attesa che il Presidente Musumeci prenda una decisione sulla riapertura o meno dei centri commerciali la domenica e festivi, il Primo Cittadino si è mosso ufficialmente scrivendo al Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, e alla CEI per chiedere un loro autorevole intervento e sollecitare così la politica regionale a valutare l’opportunità di non tornare alle aperture indiscriminate. “Il tema della chiusura dei negozi – commenta il Sindaco - anche a causa del recente periodo di “lockdown” che abbiamo dovuto affrontare, ha riacceso il dibattito tra favorevoli e contrari. Questi sacrifici cui siamo stati chiamati a confrontarci, tra le tante cose che ci hanno tolto, ci hanno almeno restituito la domenica in famiglia, un diritto dell’uomo, del lavoratore, del cristiano. La CEI, con straordinario spirito di lungimiranza, già nel 1984 scriveva che astenersi dal lavoro e dalla fatica, deporre la tristezza delle cure quotidiane, oltre che costituire la condizione indispensabile per partecipare alla festa comune, diventa affermazione del trionfo della vita, del primato della gioia. E ancora a ribadirlo nel 2012 è il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco che sostiene che la domenica, nella tradizione del nostro Paese è dedicata alla famiglia e, se cristiana, al Signore nella comunità e non può essere sacrificata all’economia. Per ultimo, in ordine cronologico, anche Papa Francesco ha espresso chiaramente il suo pensiero sostenendo che “la domenica è il giorno di festa primordiale che deve essere proposto e inculcato alla pietà dei fedeli, in modo che divenga anche giorno di gioia e di astensione dal lavoro”.