Siracusa, la macchina della Giustizia non riparte: sit-in degli avvocati
Un centinaio di avvocati ha manifestato questa mattina davanti al Tribunale di Siracusa per ribadire la necessità di far ripartire la macchina della giustizia. "E' necessario che si ritorni a lavorare in tribunale, non a casa. Tutto questo sta rallentando la macchina della giustizia ma ciò che è più grave sono i diritti calpestati dei cittadini: è inaccettabile. Gli avvocati devono tornare in tribunale, noi siamo portatori sani di lavoro. Tutto questo lo rappresenteremo al presidente del tribunale" ha spiegato il presidente dell'Ordine Francesco Favi. Gli avvocati chiedono anche le dimissioni del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
“Ogni valutazione e scelta organizzativa affidata ai capi degli uffici deve tener conto delle scellerate decisioni governative che hanno da una parte imposto la ripartenza delle attività giudiziarie, dall’altra parte, hanno privato gli uffici del personale amministrativo, così pregiudicandone significativamente l’efficienza”, così gli avvocati siracusani. Il consiglio dell’Ordine degli avvocati non manca di tirare una frecciatina al ministro Bonafede: “La gestione dell’emergenza ha acclarato la totale inadeguatezza del Ministro Guardasigilli e dei componenti del suo Gabinetto rispetto alle delicatissime funzioni proprie del Dicastero della Giustizia, eludendo la necessità non solo di garantire, pur a fronte dell’emergenza epidemiologica che ha colpito il Paese, il regolare funzionamento dell’attività giudiziaria, ma anche di prevedere, in relazione alle attività di cui alla cd. ‘Fase Due’, i meccanismi per la piena ripresa della stessa”.