Pachino, lite familiare in tribunale: 37 enne assolta dall'accusa di calunnia
Si è conclusa con la piena assoluzione il processo a carico di Giusy Calabrese, 36 anni, incensurata, residente a Pachino. La donna, difesa dall’avvocato Luigi Caruso Verso, era accusata di aver calunniato l' ex marito, Salvatore Zara, 47 anni, di Ispica, l affermando, in una querela, che lo stesso non aveva mai corrisposto il contributo di mantenimento ai figli minori. L’uomo, difeso dall’avvocato Piero Sabellini, aveva prodotto delle ricevute, per un ammontare di circa tremila euro, proclamandosi innocente.
Il pm aveva ritenuto sussistente il reato di calunnia ed aveva proceduto nei confronti della ex moglie. Nel corso della discussione l’avvocato di Giusy Calabrese ha dimostrato che le somme, come risultava dal contenuto delle stesse ricevute, non riguardavano il contributo di mantenimento, bensì la restituzione di assegni familiari e, in piccola parte, un contributo per le spese scolastiche. Peraltro, nella querela si parlava chiaramente della restituzione di somme a titolo di assegni familiari e disoccupazione.
Dunque, non ci fu nessuna calunnia- come ha ribadito Caruso Verso - perchè l'’imputata, aveva esposto i fatti perfettamente rispondenti a verità. Alle stesse conclusioni era giunto il pubblico ministero, mentre l’avvocato Sabellini, difensore di parte civile, aveva chiesto la condanna della donna.
Il Giudice Monocratico, Federica Piccione, al termine dell’udienza, ha assolto l’imputata perché il fatto non costituisce reato, riservandosi il termine di trenta giorni per depositare le motivazioni della sentenza.