Beni culturali in Sicilia, denuncia del Sadirs: chiuso il 75% dei siti archeologici
“L'emergenza COVID-19 se pur nella sua negatività, è servita a mettere realmente a nudo lo stato agonizzante dei nostri tanto propagandati Siti della cultura in Sicilia”. Lo afferma un documento del sindacato Sadirs a firma del coordinatore regionale ai Beni culturali, Giuseppe Di Paola, e del segretario regionale, Giuseppe Salerno.
Per questo, il Sindacato autonomo dipendenti regionali chiede un incontro con l’assessore ai Beni Culturali, Alberto Samonà, per mettere sul tavolo i veri e reali problemi del settore, e non quelli che artatamente vengono mostrati, con lo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto il sindacato.
“Anche se in maniera ridotta – afferma ancora il documento -quest'anno dovremo affrontare quella che sarà la stagione estiva con i suoi turisti, i nostri siti mostrati come i gioielli di famiglia dovranno essere all'altezza, e fruibili al massimo, ed in piena sicurezza. La carenza di personale, il mancato pagamento degli emolumenti dovuti per gli anni 2018 e 2019, fanno aumentare la preoccupazione del personale, che chiede rassicurazioni da fonti autorevoli che possano tranquillizzarlo in tal senso”.
Il Sadirs denuncia, inoltre, lo stato di abbandono nel corso degli ultimi anni, il non potere aprire al pubblico per carenza di adeguamento alle norme di sicurezza, le carenze igieniche, ed oggi anche a quelle sanitarie, la mancanza dei DVR (documento valutazione rischi). Tutte circostanze che ha costretto a mantenere chiusi il 75% dei siti archeologici, Musei, Biblioteche, etc. , con punte del 100% in alcune province come Caltanissetta e Ragusa. Il restante 25% in maniera frettolosa – afferma ancora il sindacato -ha predisposto delle aperture parziali dei siti.
“Stiamo assistendo altresì – conclude la nota del Sadirs - alla intraprendenza di alcuni direttori delle strutture periferiche, che di loro sponte modificano i turni di servizio, e gli orari di apertura, eludendo la contrattazione con le organizzazioni sindacali ancora oggi prevista dal Contratto di lavoro riguardo l'organizzazione del lavoro”.