Incendiati a Lampedusa i barconi dei migranti, il sindaco: clima di tensione
"C'è un disegno preciso per alimentare un clima di tensione e soffiare sul fuoco di una situazione già difficile per la nostra isola". Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commenta così i due incendi dolosi che sono stati appiccati in nottata nelle aree dove vengono stoccati i vecchi barconi utilizzati dai migranti per le loro traversate e che stanno mettendo a dura prova le squadre dei vigili del fuoco presenti sull'isola. Il sindaco ricorda anche l'altro episodio avvenuto appena tre giorni fa, quando alcuni sconosciuti hanno "imballato" con sacchi di plastica e nastro adesivo la Porta d'Europa, il monumento dell'artista Mimmo Paladino inaugurato il 28 giugno 2008 per celebrare lo spirito d'accoglienza dell'isola nei confronti dei migranti. "C'è una strategia precisa - sottolinea - per destabilizzare Lampedusa. Si tratta di persone che non improvvisano ma che sanno come muoversi. Non so di chi si tratta, altrimenti li avrei già denunciati. Di sicuro dobbiamo mantenere alta la guardia. Lo Stato deve riaffermare la sua presenza sull'isola e lo deve fare anche attraverso azioni concrete". In mattinata arriverà sull'isola il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano. Una visita decisa proprio dopo lo "sfregio" alla Porta d'Europa: "La generosità, la dignità, il rispetto dei diritti umani che la comunità di Lampedusa ha tenuto alta in questi anni, per l'Italia intera - aveva scritto il ministro in un post su Facebook - non lasceranno spazio all'odio dei pochi vili che hanno deturpato il monumento simbolo dell'accoglienza".
Gli incendi appiccati ai due "cimiteri" di barconi di Lampedusa (AG) sono stati domati soltanto all'alba di stamane, intorno alle 6. Sono state necessarie circa sette ore per avere la meglio sulle altissime fiamme che, fra l'area attigua al campo sportivo e il deposito di Capo Ponente, hanno ridotto in cenere una cinquantina di "carrette del mare" giunte sull'isola e stoccate all'interno delle due aree. A rallentare le operazioni di spegnimento, da parte dei 15 pompieri in servizio, anche un problema tecnico: alle 5 è finita l'acqua a disposizione del distaccamento aeroportuale dell'isola. I vigili del fuoco iniziato dunque a riempire le autobotti direttamente dal mare e solo all'alba hanno ultimato le operazioni di spegnimento. Da stamane sono in corso sopralluoghi e ispezioni per appurare, l'eventuale presenza sul posto di persone che potevano essere rimaste vittime dei roghi; verifiche imposte dalla procedura che hanno dato esito negativo. Ispezioni necessarie anche a stabilire il tipo di incendio. Nessun dubbio sul fatto che i due incendi siano di natura dolosa. Al lavoro, per tutta la notte, anche i carabinieri della stazione di Lampedusa. Si stanno occupando loro delle indagini predisposte dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha, già durante la notte, ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti.